Venerdì, 5 dicembre 2014		7
	io non ne sapevo niente (del mondo del varietà) quindi leggere il tuo romanzo è stato (molto) istruttivo per me. Non conoscevo (neanche) la canzone napoletana (devo confessarlo). Perciò sono rimasto incantato (da questo tuo romanzo), Bello, proprio bello, "Segreti del varietà". Anche i personaggi che descrivi sono (tutti) interessanti e (piacevoli). e gustose le scenette che hai inventato (ho riso di cuore). Ma ho anche sofferto (quando c'è la separazioe), e tutti facevano tutto per riconciliarli. Ma poi ho anche riso (di gusto) alla scena del prete stronzo. Insomma un ottimo romanzo Viky.

	Sabato, 1 dicembre 2012		6
	Andrej, ho letto "Segreti del varietà" e l'ho trovato molto bello, divertente, e che descrive bene il mondo di una piccola compagnia di varietà. Descrive bene anche la Napoli della prima metà del secolo scorso. Insomma, il suo romanzo è un vero gioiello! Anche i vari caratteri dei personaggi sono tutti molto azzeccati. Il racconto come ho detto è divertente, ma qua e là mi ha anche strappato alcune lacrime. Azzeccate le canzoni citate... Data la mia età avanzata, ricordo di aver assistito in gioventù a qualche spettacolo di varietà, e mi dispiace che non ne facciano più. Dario M.

	Sabato, 23 settembre 2006		5
	Mio carissimo Andrej, ho finito or ora di leggere il tuo racconto "I segreti del varietà", ma procediamo per ordine. La tua descrizione di Napoli di prima della guerra mi ha fatto ricordare la Napoli che ho conosciuto io, con la sola differenza che, in questo periodo si era aggiunto il traffico del contrabbando. Centratissima la descrizione della compagnia di varietà e l'inserimento dei testi delle canzoni e delle gag. Mi piace molto la Canzone napoletana, soprattutto la classica (quella a cui fai riferimento). I personaggi sono molto bene azzeccati e la loro storia è molto accattivante. Concludendo: è decisamente bello; si potrebbe ricavarne, penso, un ottimo film; perché non provi a scrivere delle sceneggiature? Ci riusciresti. Come sempre bravo !!!! Ti abbraccio Beppe

	Domenica, 10 settembre 2006		4
	caro Andrej ho finito adesso di leggere "segreti del varietà". Dopo una lunghissima e bella introduzione hai preso il volo (quando vede Dono) e non hai più toccato terra. Interessante la scena del prete. non sono mancate le lacrime grazie ciao carlo

	Venerdì, 8 settembre 2006		3
	Caro Andrej, ho letto tutto il racconto "Segreti del varietà" e lo trovo molto divertente e parecchio verosimigliante alla vera vita di una piccola compagnia teatrale di provincia. Mi ha fatto molto ridere, non conoscevo questa tua vena di comicità e per me è una piacevole scoperta. Bravo! È vero che sono state scritte migliaia di pagine su questo argomento ma una nuova vicenda, se ben articolata, è sempre piacevole. La storia scorre fluida e sono molto belle le canzoni napoletane della guapperia. Io amo molto anche la canzone napoletana classica, sia sentimentale che quest'ultima. La storia mi è molto piaciuta, forse per il clima un po' diverso e affascinante dello spettacolo, specialmente nelle piccole compagnie degli anni passati, che davvero erano quasi una famiglia, con tutti i pregi e difetti delle stesse. E poi, tu hai davvero la capacità di dipingere bene le tue storie. Ciao Antonio

	Martedì, 5 settembre 2006		2
	Caro Andrej, Ho letto i racconti dello scaffale 15: Segreti del varietà - Per fortuna che il fascismo durò fino al 1945. E lasciamo stare i preti... Che pensino alla breccia di Porta Pia! A quando il prossimo scaffale? Mario

	Sabato, 2 settembre 2006		1
	ciao, forse nn ti ricordi delle altre mail che ti ho inviato, in una ti raccontavo che mi ero invaghito (innamorato) del figlio del barista e pensavo, dal momento che era fidanzato, fosse inavvicinabile. e dopo una settimana che nn ci vedevamo incontrandoci casualmente lui mi ha salutato in modo un po' + (nn so spiegare come) ma mi sono sentito + vicino a lui e il giorno successivo passando davanti alla vetrina del suo bar mentre lavorava l'ho salutato io appoggiando la mia mano sul vetro dall'esterno e lui ha ricambiato il saluto appoggiando la sua sulla mia dall'interno. questa situazione l'ho ritrovata in uno dei tuoi ultimi racconti, "segreti del varietà" e mi ci sono riconosciuto e per questo ti ringrazio. un commento sui tuoi racconti? ... che dire ... nn vorrei esagerare, ma dal momento che io nn ho potuto vivere serenamente e apertamente la mia sessualità (sono ancora vergine in tutti i sensi e alla mia età è un oltraggio alla corte) ti dico solo che rivivo con i (nei) tuoi racconti. grazie, grazie ancora, grazie di esistere, sono un tuo affezionatissimo lettore rrr