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Martedì, 8 maggio 2012 |
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Caro Andrej,
Sono davvero stupito che un bel racconto come "Morve" abbia ricevuto così pochi commenti! è un racconto molto bello, storico, accurato, pieno di poesia. Non voglio dire che sia il più bello dei tuoi racconti, ma sicuramente è uno dei più belli (e devo ancora trovarne uno che non sia bello: qualcuno più, qualcuno meno, ma sono tutti da leggere!) Sto rileggendo i tuoi racconti, dato che li ho letti tutti...
Grazie anche per il tuo sito, anzi per tutti e due i tuoi siti, così pieni di documentazione, di arte, di belle cose.
Ti ringrazio, Andrej: sappi che ti considero un grande!
Lele |
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Martedì, 25 marzo 2008 |
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7 |
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Caro Andrej,
da qualche settimana ho iniziato a leggere alcuni dei tuoi racconti, scegliendo quelli che mi sembravano i più accattivanti tra i tanti che hai scritto. Nell'ordine ho letto "Il ragazzo albanese", "Incontri romeni", "Albergo a ore", "Traffico infame", "Papà e mamma" e "Morve". Per prima cosa devo dirti che ho già capito che mi costerai un patrimonio in cartucce per la stampante, il che magari ti fa già capire cosa penso dei tuoi racconti.
Per scendere nel particolare devo dire che, malgrado scrittura e contenuti siano straordinariamente semplici, le tue storie risultano stupendamente coinvolgenti. Probabilmente sarà perchè ciò che scrivi è ciò che tutti noi vorremmo, un mondo nel quale a dominare siano i sentimenti, nel quale la comprensione dilaga, l'amore ha la meglio su ogni cosa.
Leggere le tue pagine è come tradurre in parole i nostri sogni, le nostre speranze. Il tuo sito l'ho scoperto per caso e da quel momento ci sono tornato non so quante volte. Grazie anche per le splendide raccolte di immagini di Gloeden, Pluschow e Galdi.
Un abbraccio forte e caloroso
Con affetto, stima e simpatia
Giuseppe.
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Giovedì, 03 maggio 2007 |
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6 |
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Caro Andrej,
ho letto alcuni dei tuoi racconti.
Morve
Epistolario
il diario di Alain
Jaume de Sitges
La santa vita di un vescovo peccatore
Nunc dimittis
il trifoglio nero
Mi sono piaciuti tutti, effettivamente sono ben documentati ed avvincenti.
Ho particolarmente gradito, soprattutto in alcuni, la vena religiosa... mi sbaglio?
Mi è anche piaciuta l'introspezione dei personaggi, le descrizioni spesso accurate.
Mi sono guardato un po' attorno nel tuo sito, e ho notato che hai scritto tanto. Appena ho un po' di tempo in più (in questo giorni sono a casa in malattia) mi metterò a leggere la tua biografia... Mi piacerebbe capire un po' meglio chi sei, da dove ti arriva la vena creativa...
Urgh, quanto ho scritto, scusa...
ti ringrazio per i piacevoli momenti di lettura che mi hai concesso,
P.
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Mercoledì, 6 settembre 2006 |
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5 |
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Ho letto "Il bel ragazzo"... che dire? Sera è fantastico, un vero angelo dapprima incompreso dal suo amato... ma ho sudato freddo quando ho sentito che voleva suicidarsi!
Il suo Raffaele è stato stupido... (stronzo, okay) ma è proprio vero che capiamo il valore delle cose che abbiamo solo quando le perdiamo (anche se Sera ha sbagliato a cominciare ad avvicinarlo con secondi fini...)
Anche il suo amico mi piaceva molto, davvero non so che dire perché... beh, perché per me questa storia e questi personaggi erano tutti perfetti (comincia a chiederti quando rileggerò "Dovremmo essere nemici"... per non parlare di "Morve"...)
La storia... beh, niente da dire. Mi è piaciuto il fotografo, Leandro, e il modo in cui lui e Marta facevano da "discreta famiglia" agli altri ragazzi.
Se dovessi dare un voto complessivo, darei 9,7... perchè "Dovremmo essere nemici" è pur sempre "Dovremmo essere nemici"!
L.
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Lunedì, 5 dicembre 2005 |
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2 |
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Ciao Andrej,
ho scoperto il tuo sito circa due anni fa quasi per caso e dopo aver visto le varie pagine e sezioni (a proposito, complimenti anche per il sito, ci sono cose parecchio interessanti!) mi sono concentrata sui racconti: li ho letti tutti nel giro di alcuni mesi, e in gran parte mi sono piaciuti, alcuni poi li ho trovati davvero bellissimi, posso dirti qualche titolo di quelli che più mi sono piaciuti e a cui sono più "affezionata" ma non sono tutti, perchè altrimenti l'elenco sarebbe lunghissimo, sono davvero parecchi!
:-)
Alcuni di quelli che comunque secondo me sono più belli e che più mi hanno coivolto, commosso ed emozionato sono Fratelli d'Italia (tutte e tre le serie), Buon Natale, Neil e Norman, Epistolario, Il diario di Alain, Chi deve perdonare, Akim, Akim..., Nunc Dimittis, Cardellino, Trifoglio nero, Il giocattolo del Boss, Morve, Una fiaba?, In fuga, La strana coppia, La vita inizia a 25 anni, Dovremmo essere nemici, Il sosia, Caro Eugenio, La scelta, La ricerca, La gara più difficile, La ruota della vita, Memoria, Viaggio in Nuova Zelanda, Il guinzaglio, Pietre sparse, Figlio per un mese, Giusto fra le Nazioni, Amare a Cipro e Yakuza, ma come detto sono solo quelli che ricordo un po' meglio al momento, e ce ne sono molti altri che mi piacciono oltre a questi
:-)
a proposito di quei racconti che hai ambientato in Giappone, come ad esempio Yakuza, sai che anche a me piace il Giappone? Sono da qualche anno un'appassionata di anime e manga, ho letto anche qualche libro di scrittori giapponese, ho visto filmati e documentari, letto parecchie cose che riguardano le tradizioni e i loro modi e stili di vita, e quindi sono anche un po' appassionata di quello che è il mondo del sol levante, lo trovo molto affascinante, anche se di certo non lo conosco tanto approfonditamente, nè ci sono mai stata (beato te che ci hai vissuto almeno un po'!)
A questo proposito poi, ho una cosa un po' particolare da raccontarti, anche in relazione alle tue storie: tra i vari generi di manga mi piace anche lo shonen - ai (manga a tematiche
omossessuali disegnati e ideati spesso da autrici donne e rivolti per lo più a un pubblico femminile, quindi non sono veri e propri manga gay, ma credo che questo tu lo sappia) e prima di venire a conoscenza dei tuoi scritti ero più che altro abituata a leggere racconti del genere shonen-ai, in cui anche il rapporto è più che altro tra due ragazzi, piuttosto che uomini, e anche se c'è del sesso, c'è comunque più "miele" per così dire, più romanticismo, le atmosfere spesso sono più quasi da "sogno", poi i protagonisti difficilmente si pongono come veri e propri gay, e a volte il tutto sembra un po' poco reale e concreto: leggere le tue storie invece, anche quelle di fantasia, mi ha fatto entrare in contatto con un altro modo di raccontare e vedere i rapporti tra uomini/ragazzi, un modo che direi più "vero" e a volte anche più "rude" rispetto a quello dei racconti shonen-ai: all'inizio devo confessare che quel tuo modo di scrivere mi ha un po' spiazzato, ma poi col tempo l'ho trovato, come dicevo, spesso più "vero" di molte altre storie del genere shonen-ai, e alcuni dei tuoi scritti mi sono piaciuti anche di più di quelle storie
:-)
Bene, con questo concludo la mia "missiva": spero di non averti annoiato dato che forse ho scritto un po' troppo, un saluto,
Federica
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Lunedì, 11 luglio 2005 |
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Ciao Andrej,
Ho letto Morve
È carinissimo!!!!!!!!! Questo è il secondo che leggo ambientato in Francia, l'altro era Malgré tout e quando lo rileggo ti dirò anche di questo che comunque mi è piaciuto anche più di questo anche se non saprei quale mettere per primo, comunque non ho molto da dire... solo che mi piace un sacco. Anche l'epilogo è carino, ma dei protagonisti avrei forse preferito non sapere altro dopo la giornata di apertura del caffè... lasciare tutto così in sospeso, per gli altri invece è stato carino sapere la fine che hanno fatto. Mi piace pensare che i protagonisti siano quasi immortali, nel senso che non leggendo che sono morti, anche se quando era giunta la loro ora, mi fa pensare che esistano anche ora.
Ok, ora ti saluto.
Ciao, Miyuki
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