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1 Sabato, 21 novembre 2015 1 11 1
1 Ciao Andrej,

ho appena finito di leggere "Il diario di Alain" e devo dirti che pare davvero scritto da un ragazzetto! Non solo per lo stile, ma anche per i pensieri e i fatti. Come quando descrive i modi di scrollarsi l'uccello dei suoi colleghi! Divertente, e molto reale, secondo me (anche a me è capitato qualcosa di simile).

Ho una curiosità (magari fosse solo una, ma...): come fai a immedesimarti così nei protagonisti dei tuoi racconti (pare quasi che siano tutte tue autobiografie, che non è possibile) che pure sono così diversi fra loro? Sei una specie di "fratello universale", tu. (Guarda che è un complimento,sai?)

ciao fino alla prossima storia

Viky

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1 Mercoledì, 8 maggio 2013 1 10 1
1 Andrej,

ho letto "Il diario di Alain" e sono stato colpito da una cosa: pare davvero scritto da un teenager, pare davvero un diario. Ha una freschezza e spontaneità incredibile. Più tuoi racconti leggo più sono stupito per la tua capacità di cambiare stile in ognuno di essi: questo dimostra che sei un vero scrittore,

Parecchi dei passaggi del diario li ho trovati di una "verità" eccezionale: anche io a quell'età ho avuto simili pensieri, simili dubbi, simili ingenuità. Quando il lettore si identifica con il personaggio, lo scrittore ha scritto un capolavoro!

S.B.

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1 Sabato, 05 giugno 2010 1 9 1
1 Caro Andrej,

ho un bel grosso problema, i tuoi romanzi mi stanno ossessionando uno dopo l'altro... oramai sono allo stadio di "chiodo scaccia chiodo"!

Devo fare una doverosa premessa: solitamente non amo per nulla la narrativa a diario, può diventare boriosa e instancabilmente lenta, semplicemente perché la focalizzazione interna fissa preclude all'autore una serie di strumenti e artifici letterali proprie della narrazioni con focalizzazioni zero (narratore onnisciente) [Non mi sembra di aver ancora letto un tuo romanzo con narratore onnisciente, ne hai fatto qualcuno?]

Hai una capacità unica caratterizzante, i tuoi personaggi, i tuoi romanzi, soprattutto "Il diario di Alain", hanno la capacità di uscire fuori dalle pagine, personificarsi e di vivere al di fuori del romanzo. La parola fine è come una mannaia che trancia di netto la fantasia narrativa. Questo è il dramma di ogni bella opera, che non sono storie infinite...

Nel commento di "Malgré tout" ti avevo scritto che mi sarebbe piaciuto un passo introspettivo su Kurt. Infatti con Alain sei stato semplicemente fantastico, hai reso benissimo l'idea del dissidio interiore del personaggio che ha cercato fino all'ultimo di negare la sua natura mentendo e sapendo di mentire a se stesso.

Ora veniamo, ahimè, alle note dolenti.

Mi duole dirlo però c'è qualche buco nella trama, qualcosa non torna nella parte relativa al distacco fra Jac e Alain, c'è qualcosa che non funziona, che stride col contesto: il Grande amore si cerca e persegue con ogni mezzo Jac ma soprattutto Alain sembra subire con apatia il distacco forzato dal suo Amore. Il nocciolo della questione è che hai voluto inserire nella cornice la storia di sesso fra i minatori, aprendo una finestra temporale per piazzarla. La storia dei minatori sembra veramente fine a se stessa, ovvero di inserire in un contesto più ampio la classica scenetta di sesso, non era necessario caricare ulteriormente la trama.

Non è la prima volta che tiri fuori la storia del medico e dei rapporti fra omo/bix/etero :D. Altri elementi ho visto che sono stati ripresi da o in questo romanzo. Può essere un problema se ne abusi, rischi che le tue trame pecchino di originalità!

T.

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1 Domenica, 29 novembre 2009 1 8 1
1 Caro Andrej,

a distanza di un paio d'anni ho nuovamente letto uno dei tuoi più bei racconti: "Il diario di Alain"

Sinceramente... non me lo ricordavo così bello...

Una bella storia d'amore, una storia che ti fa capire fino in fondo cosa significhi voler bene ad una persona e diventare un tutt'uno con essa e per essa.

Tu mi dici di non ricevere critiche negative da parte mia... e come posso fare ciò se quanto leggo è quanto di più bello desidererei avvenisse a me stesso???

Grazie anche ai tuoi racconti, sto capendo molte cose di me... capisco dove ho sbagliato... ed apprendo attraverso le tue storie che forse per ritrovare l'amore devo essere io a lasciare libero accesso ad esso, ad aprirmi all'amore.

I tuoi racconti del resto lo dimostrano: l'amore è il più nobile dei sentimenti... Grazie ad esso noi viviamo... gioiamo e soffriamo.

Una cosa sola è certa, e come dicevo questa sera con il mio ex-benchè mi renda conto di quanto ho sbagliato purtroppo non posso tornare indietro, ma solo andare avanti, facendo tesoro di quanto ho appreso dai miei errori, comportandomi al meglio affinchè non li ripeta nuovamente.

Ho bisogno di sentirmi amato... ho bisogno di amare... voglio vivere!

Grazie Andrej, con tutto il cuore... GRAZIE.

Andrea.

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1 Mercoledì, 19 marzo 2008 1 7 1
1 Ciao Andrej

So che ti avevo promesso una recensione ogni volta che avessi terminato una storia, ma essendo la prima volta che mi cimentavo con i tuoi lavori ho preferito spaziare con più di un racconto per poterti dare con maggior chiarezza le mie impressioni.

Che dire dunque?

Trovo il tuo metodo narrativo molto fluido, senza intoppi o lungaggini inutili, mi piace molto il modo in cui caratterizzi i tuoi personaggi, e ad ogni ultimo capitolo di una storia sono sempre dispiaciuta per il fatto di leggere la parola FINE. Le tue creature sono talmente vive e reali che è impossibile non affezionarcisi. Inoltre le situazioni erotiche sono molto intriganti e gli atti sessuali, descritti con dovizia di particolari, riescono ad essere sempre eccitanti senza mai cadere nel volgare.

Ho amato particolarmente Alain e il suo diario, con i suoi iniziali dubbi di essere gay, le prime incerte scoperte sui suoi gusti sessuali nei bagni, con l'amore di Jac che quasi fino alla fine, credeva di non meritare. Mi sono piaciuti molto i toni quasi telegrafici dei suoi scritti e il modo chiaro e diretto con cui mette a nudo la sua anima, senza falsi pudori, schietto e duro, proprio la cosa ci si aspetterebbe nel leggere un vero diario.

Mi è piaciuta molto la storia di Kazuya e dei suoi fratelli, ognuno con una storia interessante alle spalle sulla scoperta della propria sessualità. Sei riuscito a contraddistinguerli alla perfezione e a mescolare i loro destini in maniera magistrale. Naturalmente il lieto fine per tutti e quattro i ragazzi è stato un degno premio per le avversità che la vita li ha costretti a subire. Devo ammettere che per questa storia mi hai trovato un po' di parte: sono un?appassionata ai limiti del delirio schizzoide di manga e di anime, e scoprire una tua storia ambientata a Tokyo mi ha mandato in visibilio.

Ho sofferto con Silvio in Boss' Toy per la sua condizione drammatica e senza via d?uscita, e ho sperato che a quel viscido di Stan (dopo aver spifferato la relazione di Vito e Silvio) gli venisse una dissenteria cosô spaventosa da obbligarlo sul water per tutti i secoli dei secoli!

Mi sono divertita moltissimo con i racconti da spiaggia, piccole perle da godere tutte d'un fiato, tutti sensuali e stuzzicanti al punto giusto.
Hai dato voce a tutte le fantasie sessuali estive del 98% della popolazione mondiale. Il mio preferito è senza dubbio il racconto numero 2 "caro diario", mi devo ricordare di questo stratagemma la prossima volta che vado in spiaggia.

La storia di Piero con il suo Akim mi ha riportata indietro ai tempi del liceo, quando anch'io avevo una cotta per il mio prof di architettura, che naturalmente si è ben guardato dal darmi false speranze!
La dolcezza di Piero mi ha conquistata, ho sentito come mia la sua sofferenza quando il suo amante gli ha confessato candidamente di avere altri rapporti perché il fatto di essere uomini gli dava la possibilità di poter cambiare facilmente partner senza le inutili idee etero riguardanti la monogamia. (per fortuna che ci hanno pensato Jac ed Alain ha ridarmi un po' di fiducia sull'amore fedele e monodirezionale.
Francamente lo scoprire questa "promiscuità" nelle tue storie mi ha un po' sorpresa.

Assolutamente nulla da eccepire, ci mancherebbe, solo che è stato un fattore inaspettato. Mi sono domandata spesso se questi episodi siano sul serio una realtà di cui sono all'oscuro o se esistano esclusivamente come un tuo estro artistico.
Credo che non avrà mai una risposta a questo quesito vero?
Non preoccuparti sei liberissimo di non rispondere, la mia è solo una semplice curiosità da etero ignorante che cerca di vivere con maggior partecipazione le tue storie. Non oltrepasserei mai il limite invalicabile che c'è tra l'Andrej scrittore e L'Andrej persona Inoltre non ho mai capito neanche come funziona la velocità di curvatura dell'Enterprise, eppure continuo a guardare imperterrita la saga di Star Trek!
Perciò stai tranquillo, questo mio vuoto relazionale non mi eviterà certo di continuare a leggere le tue bellissime storie!

Dai titoli che ti ho indicato avrai sicuramente capito che ho cominciato a leggere i tuoi lavori in ordine alfabetico, ma vedendo le date sui racconti, credo che passerà alla lista della cronologia, per godere appieno dell'evolversi del tuo tratto narrativo.
Per ora credo di averti detto tutto, spero che tu abbia letto i miei commenti con lo stesso piacere con cui io leggo le tue storie.

un abbraccio e alla prossima
Titty da Roma

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1 Giovedì, 03 maggio 2007 1 6 1
1 Caro Andrej,

ho letto alcuni dei tuoi racconti.
il diario di Alain
Jaume de Sitges
La santa vita di un vescovo peccatore. Nunc dimittis
il trifoglio nero
Morve
Epistolario

Mi sono piaciuti tutti, effettivamente sono ben documentati ed avvincenti.
Ho particolarmente gradito, soprattutto in alcuni, la vena religiosa... mi sbaglio?
Mi è anche piaciuta l'introspezione dei personaggi, le descrizioni spesso accurate.

Mi sono guardato un po' attorno nel tuo sito, e ho notato che hai scritto tanto. Appena ho un po' di tempo in più (in questo giorni sono a casa in malattia) mi metterò a leggere la tua biografia... Mi piacerebbe capire un po' meglio chi sei, da dove ti arriva la vena creativa...

Urgh, quanto ho scritto, scusa...

ti ringrazio per i piacevoli momenti di lettura che mi hai concesso,

P.

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1 Mercoledì, 26 luglio 2006 1 5 1
1 hola andrej!!!!!

ho letto il diario di alain e mi è piaciuto molto anke se mi sarebbe piaciuto che robert e alain stessero insieme (vorrà dire che mi scriverai una storia sl per me ahahah) cmq l'idea del diario è molto originale e rischiosa infatti ho letto alcuni racconti/diario che risultavano noiosi e difficili da seguire.

per quanto riguarda i personaggi Jac me lo sn immaginata diversamente nella mia mente bacata. l'ho immaginato moro occhi scuri mentre phil me lo immaginavo un "vecchio" tipo sui 40 anni.

una cs che non mi è piaciuta tanto è la facilità con cui alain si faccia scopare (scusa) prima di rendersi conto di essere innamorato di jac. forse sbaglio ma l'ho trovato cmq un offesa nei suoi confronti (sarò pazza)

ho letto anche s(p)esso e volentieri è l'ho trovato veritiero e tanto tanto dolce il modo in cui i due si conoscono comincino a provare sentimenti molto forti uno verso l'altro. la mia coppia preferita è lee e antonino li trovo tanto tanto dolci e molto innamorati ed è una cosa meravigliosa riuscire dopo così tanti anni passati assieme ad amarsi ancora con la stessa intensità.

bè per ora è tutto ci sentiamo presto stammi bene AK

un bacioneone

vale

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1 Lunedì, 5 dicembre 2005 1 4 1
1 Ciao Andrej,

ho scoperto il tuo sito circa due anni fa quasi per caso e dopo aver visto le varie pagine e sezioni (a proposito, complimenti anche per il sito, ci sono cose parecchio interessanti!) mi sono concentrata sui racconti: li ho letti tutti nel giro di alcuni mesi, e in gran parte mi sono piaciuti, alcuni poi li ho trovati davvero bellissimi, posso dirti qualche titolo di quelli che più mi sono piaciuti e a cui sono più "affezionata" ma non sono tutti, perchè altrimenti l'elenco sarebbe lunghissimo, sono davvero parecchi!
:-)
Alcuni di quelli che comunque secondo me sono più belli e che più mi hanno coivolto, commosso ed emozionato sono Fratelli d'Italia (tutte e tre le serie) , Buon Natale, Neil e Norman, Epistolario, Il diario di Alain, Chi deve perdonare, Akim, Akim..., Nunc Dimittis, Cardellino, Trifoglio nero, Il giocattolo del Boss, Morve, Una fiaba?, In fuga, La strana coppia, La vita inizia a 25 anni, Dovremmo essere nemici, Il sosia, Caro Eugenio, La scelta, La ricerca, La gara più difficile, La ruota della vita, Memoria, Viaggio in Nuova Zelanda, Il guinzaglio, Pietre sparse, Figlio per un mese, Giusto fra le Nazioni, Amare a Cipro e Yakuza, ma come detto sono solo quelli che ricordo un po' meglio al momento, e ce ne sono molti altri che mi piacciono oltre a questi :-)
a proposito di quei racconti che hai ambientato in Giappone, come ad esempio Yakuza, sai che anche a me piace il Giappone? Sono da qualche anno un'appassionata di anime e manga, ho letto anche qualche libro di scrittori giapponese, ho visto filmati e documentari, letto parecchie cose che riguardano le tradizioni e i loro modi e stili di vita, e quindi sono anche un po' appassionata di quello che è il mondo del sol levante, lo trovo molto affascinante, anche se di certo non lo conosco tanto approfonditamente, nè ci sono mai stata (beato te che ci hai vissuto almeno un po'!)

A questo proposito poi, ho una cosa un po' particolare da raccontarti, anche in relazione alle tue storie: tra i vari generi di manga mi piace anche lo shonen - ai (manga a tematiche omossessuali disegnati e ideati spesso da autrici donne e rivolti per lo più a un pubblico femminile, quindi non sono veri e propri manga gay, ma credo che questo tu lo sappia) e prima di venire a conoscenza dei tuoi scritti ero più che altro abituata a leggere racconti del genere shonen-ai, in cui anche il rapporto è più che altro tra due ragazzi, piuttosto che uomini, e anche se c'è del sesso, c'è comunque più "miele" per così dire, più romanticismo, le atmosfere spesso sono più quasi da "sogno", poi i protagonisti difficilmente si pongono come veri e propri gay, e a volte il tutto sembra un po' poco reale e concreto: leggere le tue storie invece, anche quelle di fantasia, mi ha fatto entrare in contatto con un altro modo di raccontare e vedere i rapporti tra uomini/ragazzi, un modo che direi più "vero" e a volte anche più "rude" rispetto a quello dei racconti shonen-ai: all'inizio devo confessare che quel tuo modo di scrivere mi ha un po' spiazzato, ma poi col tempo l'ho trovato, come dicevo, spesso più "vero" di molte altre storie del genere shonen-ai, e alcuni dei tuoi scritti mi sono piaciuti anche di più di quelle storie :-)
Bene, con questo concludo la mia "missiva": spero di non averti annoiato dato che forse ho scritto un po' troppo, un saluto,

Federica

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1 Giovedì, 20 gennaio 2000 1 3 1
1 Ciao Andrej,
Ti scrivo, perché ultimamente sono stato a visitare la tua pagina web: la trovo notevolmente migliorata. Ho visitato molte sezioni, e quella che mi ha pi colpito è il memorial hall. Non ho letto le vicende di tutti i ragazzi, ma mi hanno colpito molto ugualmente. Non pensavo che la cattiveria umana potesse arrivare a tanto, ma purtroppo mi devo ricredere. Devo ammettere che mi sono venute le lacrime agli occhi mentre leggevo, e ripensandoci ora mentre ti scrivo ho un po' di magone.

Comunque ho letto anche delle altre tue storie, e ogni volta mi stupisco di come tu riesca a scrivere così bene. Devo ammettere che le tue storie sono le migliori che io abbia letto in rete, anche perché la maggior parte delle volte in rete non ci sono storie d'amore ma storie che definire semplicemente erotiche è eufemistico. Le tue invece mi appassionano e come mi accade quando leggo un libro che mi piace, quando finiscono sono malinconico perché la storia si interrompe.

Le mie storie preferite sono: Nunc Dimittis, La Vita comincia a 25 anni, il diario di Alain ed Epistolario. Ti devo fare proprio i miei complimenti. Inoltre è stata proprio "la vita comincia a 25 anni" che mi ha spinto a scriverti la prima volta l'anno scorso.

Ciao

Simone.

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1 Venerdì, 25 dicembre 1998 1 2 1
1 ciao Andrei. Ho 24 anni e ti scrivo dal nord Italia.
Sono stato contentissimo quando ho trovato il tuo sito, per i racconti bellissimi che hai. Ma li hai scritti veramente tutti tu? complimenti.
Finora ho letto: "la vita comincia a 25 anni", "prete per sempre" e "gli 8 libri del collare d'oro". Ora sto leggendo "il diario di Alain".
Ti scrivo un po' in fretta (qui in Italy il telefono costa...) ma mi riprometto di scriverti con più calma.
Per ora ciao, sarei felici se mi mandassi un messaggio al mio indirizzo.

Enrico

p.s. Buon Natale e 1999!

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1 Lunedì, 7 dicembre 1998 1 1 1
1 Complimenti!

ho letto alcuni dei tuoi racconti (La vita comincia a 25 anni, Il Diario di Alain, ed altri) e mi sono piaciuti molto.
Puoi rispondere ad alcune mie domande?
Sei uno scrittore famoso?
Fai il giornalista?
Quanti anni hai?

Grazie, ed ancora complimenti per lo stile e la caratterizzazione dei personaggi.

Francesco

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