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Lunedì, 3 aprile 2017 |
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Ciao, sono Maria e sento che devo scriverti di nuovo.
mi sono fatta una scorpacciata con i tuoi tre libri dei " Fratelli d'Itallia". Che bella la nostra storia se ce la raccontassero così.
Però devo dirti che quando Enzo si vendica... sai che mi hai fatto stare male? Mamma mia che terribile modo di punire il suo uomo. Beh, Enzo doveva sentirsi profondamente ferito, e lo capisco, sai? Però per fortuna poi capisce che tutti possiamo sbagliare,
Nel secondo libro, in cui una buona parte si svolge nelle Marche, la mia regione, sono molto belle lefigure dei due protagonisti, uno veneto e uno marchigiano come me, di come si inconrtano, si perdono e si ritrovano. E mi è piaciuto l'intermezzo con Felice, il bel brigante gay! Anche poi le birichinate a Roma.
Nel terzo libro, infine, dio mio quanto è straziante la morte dell'amante del medico. Per fortuna alla fine il Piccin trova un altro grande amore, e una famiglia che lo accoglie. Avevo sentito dire che a Napoli, almeno in passato, erano di più larghe vedute che adesso.
Va be', ciao adesso,
Maria |
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Giovedì, 22 settembre 2016 |
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Ciao Andrej,
waw, la tua trilogia mi è piaciuta un sacco davvero. I tuoi " Fratelli d'Itallia" sono stati una bella trovata, in ognuno dei tre libri prendi in esame una diversa parte d'Italia del tempo del cosiddetto Risorgimento. Ma le tre storie sono intrecciate e alcuni personaggi tornano (il che fa piacere, si ritrova unavecchia conoscenza).
Il primo, cioè Caporale è forse il più torrido (non per niente si svolge in Sicilia). Figure a tutto tondo i due protagonisti, ma pure bella la figura del padre di Enzo.
Anche a me è piaciuta la figura di Felice (il brigante nel secondo libro). Quando l'hai fatto morire, devo dirti, mi è dispiaciuto. Mi ero affezionato a lui. Ecco, a volte sai tratteggiare (descrivere con poche frasi) molto bene anche figure secondarie.
E nel terzo libro in un certo senso, tiri le fila di tutte le storie. L'idea del libro con il codice da svelare, mi pare azzeccata e adatta al protagonista. Bene, mi hai fatto proprio divertire, e se a scuola per parlarci del Risorgimento ci avessero fatto leggere queste tue storie... (no, t'immagini la faccia del nostro prof, un prete!) certamente io avrei studiato quel periodo con maggiore entusiasmo.
Ciao, Wiky |
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Venerdì, 12 marzo 2015 |
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Ciao Andrej,
scusa se ti do del tu, ma dopo aver letto quasi tutte le tue storie (mamma, quante!) mi sembra quasi di conoscerti come un caro amico.
Mi sono piaciute TUTTE! ma in particolare i tre racconti " Fratelli d'Itallia" molto ben congegnati, e mi pare anche esatti riguardo allo sfondo storico.
Forse il migliore è il primo, ma anche gli altri due sono molto belli, perché riprendono alcuni dei personaggi. Ma Il Caporale mi ha veramente commosso come poche volte mi è capitato leggendo un racconto: in particolare la figura di Enzo è "a tutto tondo", con le sue incertezze, le sue debolezze, la sua passione, i suoi slanci e i suoi pentimenti. Mi sono proprio innamorato di Enzo, anche senza togliere nulla agli altri bei personaggi che dipingi con le tue parole. Anche la descrizione della Sicilia e dei siciliani mi ha convinto.
Un'altra figura, anche se secondaria, che mi è piaciuta, nel secondo libro della trilogia, è Felice, il bandito. La sua morte mi ha commosso profondamente. Mi pare che ti impegni a farci vedere che anche persone solotamente viste come ai margini della società, siano piene di valori, siano fuorilegge, o prostituti, o immigrati. Ci dici di non fermarci alle prime impressioni, e meno ancora ai pregiudizi, ma di saper riconoscere i valori che ogni uomo ha.
Grazie, per tutto questo.
L . N. |
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Venerdì, 23 Gennaio, 2015 |
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Caro Signore Andrej,
Ho l'impressione che la sua lingua materna è l'italiano, perciò cerco di scriverLe in questa più dolce lingua del nostro continente.
Sono un anziano, romeno e vivente in Germania. La mia professione è la musicologia, ciò che non mi ha impedito di scrivere tre grossi libri sull'omosessualità, apparsi nella mia patria (Romania), dove poco tempo fa questo soggetto era ancora tabù. Fin ora i miei libri (da molto tempo esauriti) rimangono, in quel paese, l'unica letteratura dedicata a questo tema.
Mi sono presentato solamente per mostrarLe che sono pienamente in grado di comprendere la grandezza dell'opera che Lei e Matt sviluppate attraverso l'Internet. È una combinazione senza pari di conoscenza enciclopedica, profondo umanesimo e amore dell'arte. Devo confessare che solo recentemente, cioè da alcuni mesi, mi sono deciso di approfondire il mondo che Lei propone ai suoi lettori. Non è così facile di trovare in Internet ciò che è veramente essenziale e vale la pena di essere letto.
Benché sia abbastanza informato sulla problematica, tutto ciò che leggo nelle vostre presentazioni ha per me la freschezza della novità. Fra l'altro, la Sua creazione letteraria mi sconvolge. Non mi ricordo aver avuto lagrime negli occhi leggendo un romanzo o una poesia. Ma in " Fratelli d'Itallia" il drammatico punto culminante dell'amore fra Ruggiero ed Enzo (Fratelli d'Italia 1) mi ha fatto quasi piangere. Lei è un grande maestro del racconto e del dialogo e sa commuovere grazie alla verità umana della sua arte. Adesso comincio ogni giorno avvicinandomi religiosamente del vostro sito. Non potrei iniziare meglio una giornata. Mi arrichisce, mi ispira, mi da coraggio.
Se il mondo gay fosse all'altezza del mondo che Voi volete farlo scoprire, questa minoranza sprezzata e perseguitata avrebbe una sorte migliore. Ciò che avete intrapreso è vero missionarismo.
Un omaggio riconoscente dalla parte di
George Balan |
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Venerdì, 15 marzo 2013 |
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N e l l e p a g i n e 4 5 e 4 6 d e l t u o r a c c o n t o " L a g a r a p i ù | |