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corner Commenti - Fratelli d'Italia 1: Il caporale - 2: Tano e Maso - 3: Enrico Piccin corner
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1 Domenica, 9 febbraio, 2020 1 31 1
1 Buonasera Andrej,

Sono francese e imparo l'italiano. Quindi posso leggere le sue storie nella sua lingua. Adesso leggo la storia di Enzo e Ruggiero: Il caporale".

Innanzitutto, grazie mille per tutte queste storie con dei amori omosessuali: è veramente molto piacevole!

Rispetto alla storia del caporale, avrei due domande (se ha tempo di rispondermi): - qual è il nome del paese dove Enzo vive all'inizio della storia? Questa primavera, vado in vacanza in Sicilia, da Catania a Messina e mi piacerebbe conoscere questo paese. - perche Enzo uso il Voi con suo padre e con Ruggiero all'inizio, e non il Lei?

Ancora grazie
Denis-Jean

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1 Lunedì, 3 aprile 2017 1 30 1
1 Ciao, sono Maria e sento che devo scriverti di nuovo.

mi sono fatta una scorpacciata con i tuoi tre libri dei "Fratelli d'Itallia". Che bella la nostra storia se ce la raccontassero così.

Però devo dirti che quando Enzo si vendica... sai che mi hai fatto stare male? Mamma mia che terribile modo di punire il suo uomo. Beh, Enzo doveva sentirsi profondamente ferito, e lo capisco, sai? Però per fortuna poi capisce che tutti possiamo sbagliare,

Nel secondo libro, in cui una buona parte si svolge nelle Marche, la mia regione, sono molto belle lefigure dei due protagonisti, uno veneto e uno marchigiano come me, di come si inconrtano, si perdono e si ritrovano. E mi è piaciuto l'intermezzo con Felice, il bel brigante gay! Anche poi le birichinate a Roma.

Nel terzo libro, infine, dio mio quanto è straziante la morte dell'amante del medico. Per fortuna alla fine il Piccin trova un altro grande amore, e una famiglia che lo accoglie. Avevo sentito dire che a Napoli, almeno in passato, erano di più larghe vedute che adesso.

Va be', ciao adesso,
Maria

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1 Giovedì, 22 settembre 2016 1 29 1
1 Ciao Andrej,

waw, la tua trilogia mi è piaciuta un sacco davvero. I tuoi "Fratelli d'Itallia" sono stati una bella trovata, in ognuno dei tre libri prendi in esame una diversa parte d'Italia del tempo del cosiddetto Risorgimento. Ma le tre storie sono intrecciate e alcuni personaggi tornano (il che fa piacere, si ritrova unavecchia conoscenza).

Il primo, cioè Caporale è forse il più torrido (non per niente si svolge in Sicilia). Figure a tutto tondo i due protagonisti, ma pure bella la figura del padre di Enzo.

Anche a me è piaciuta la figura di Felice (il brigante nel secondo libro). Quando l'hai fatto morire, devo dirti, mi è dispiaciuto. Mi ero affezionato a lui. Ecco, a volte sai tratteggiare (descrivere con poche frasi) molto bene anche figure secondarie.

E nel terzo libro in un certo senso, tiri le fila di tutte le storie. L'idea del libro con il codice da svelare, mi pare azzeccata e adatta al protagonista. Bene, mi hai fatto proprio divertire, e se a scuola per parlarci del Risorgimento ci avessero fatto leggere queste tue storie... (no, t'immagini la faccia del nostro prof, un prete!) certamente io avrei studiato quel periodo con maggiore entusiasmo.

Ciao, Wiky

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1 Venerdì, 12 marzo 2015 1 28 1
1 Ciao Andrej,

scusa se ti do del tu, ma dopo aver letto quasi tutte le tue storie (mamma, quante!) mi sembra quasi di conoscerti come un caro amico.

Mi sono piaciute TUTTE! ma in particolare i tre racconti "Fratelli d'Itallia" molto ben congegnati, e mi pare anche esatti riguardo allo sfondo storico.

Forse il migliore è il primo, ma anche gli altri due sono molto belli, perché riprendono alcuni dei personaggi. Ma Il Caporale mi ha veramente commosso come poche volte mi è capitato leggendo un racconto: in particolare la figura di Enzo è "a tutto tondo", con le sue incertezze, le sue debolezze, la sua passione, i suoi slanci e i suoi pentimenti. Mi sono proprio innamorato di Enzo, anche senza togliere nulla agli altri bei personaggi che dipingi con le tue parole. Anche la descrizione della Sicilia e dei siciliani mi ha convinto.

Un'altra figura, anche se secondaria, che mi è piaciuta, nel secondo libro della trilogia, è Felice, il bandito. La sua morte mi ha commosso profondamente. Mi pare che ti impegni a farci vedere che anche persone solotamente viste come ai margini della società, siano piene di valori, siano fuorilegge, o prostituti, o immigrati. Ci dici di non fermarci alle prime impressioni, e meno ancora ai pregiudizi, ma di saper riconoscere i valori che ogni uomo ha.

Grazie, per tutto questo.

L.N.

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1 Venerdì, 23 Gennaio, 2015 1 27 1
1 Caro Signore Andrej,

Ho l'impressione che la sua lingua materna è l'italiano, perciò cerco di scriverLe in questa più dolce lingua del nostro continente.

Sono un anziano, romeno e vivente in Germania. La mia professione è la musicologia, ciò che non mi ha impedito di scrivere tre grossi libri sull'omosessualità, apparsi nella mia patria (Romania), dove poco tempo fa questo soggetto era ancora tabù. Fin ora i miei libri (da molto tempo esauriti) rimangono, in quel paese, l'unica letteratura dedicata a questo tema.

Mi sono presentato solamente per mostrarLe che sono pienamente in grado di comprendere la grandezza dell'opera che Lei e Matt sviluppate attraverso l'Internet. È una combinazione senza pari di conoscenza enciclopedica, profondo umanesimo e amore dell'arte. Devo confessare che solo recentemente, cioè da alcuni mesi, mi sono deciso di approfondire il mondo che Lei propone ai suoi lettori. Non è così facile di trovare in Internet ciò che è veramente essenziale e vale la pena di essere letto.

Benché sia abbastanza informato sulla problematica, tutto ciò che leggo nelle vostre presentazioni ha per me la freschezza della novità. Fra l'altro, la Sua creazione letteraria mi sconvolge. Non mi ricordo aver avuto lagrime negli occhi leggendo un romanzo o una poesia. Ma in "Fratelli d'Itallia" il drammatico punto culminante dell'amore fra Ruggiero ed Enzo (Fratelli d'Italia 1) mi ha fatto quasi piangere. Lei è un grande maestro del racconto e del dialogo e sa commuovere grazie alla verità umana della sua arte. Adesso comincio ogni giorno avvicinandomi religiosamente del vostro sito. Non potrei iniziare meglio una giornata. Mi arrichisce, mi ispira, mi da coraggio.

Se il mondo gay fosse all'altezza del mondo che Voi volete farlo scoprire, questa minoranza sprezzata e perseguitata avrebbe una sorte migliore. Ciò che avete intrapreso è vero missionarismo.

Un omaggio riconoscente dalla parte di
George Balan

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1 Venerdì, 15 marzo 2013 1 26 1
1 Nelle pagine 45 e 46 del tuo racconto "La gara più difficile", hai descritto il loro primo approccio con una potenza sensuale da togliere il fiato!

Conosco il mondo sportivo e in particolare gli ambienti del Calcio, e da come hai scritto il racconto sembra che anche tu lo conosci!

Dopo i "Fratelli d'Itallia" questo è il racconto che più mi piace perché è il mio mondo ed è molto, molto simile a ciò che hai raccontato.

Luca.

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1 Venerdì, 15 marzo 2013 1 25 1
1 Caro Andrej,

Trovo che i tuoi racconti seguano più o meno sempre lo stesso canovaccio: di solito un ragazzo ricco e uno povero che si incontrano, fanno l'amore, scocca la scintilla e via, fin quando arrivano i problemi. Le difficoltà comunque sono poi superate per finire con un "vissero tutti felici e contenti".

Tuttavia anche se, come dicevo, seguono all'incirca la stessa trama non sono mai ripetitive e trovo che tu abbia una fantasia incredibile nell'immaginare i tuoi racconti.

Quando inizio a leggere una delle tue storie mi ritrovo coinvolto e non riesco ad interrompermi, se non malvolentieri, fin quando non l'ho terminata.

Anche quando sono ambientate in periodi storici particolari, tipo le guerre mondiali o il risorgimento (bellissimo l'intreccio della trilogia "Fratelli d'Itallia") denotano, da parte tua, una precisa ed accurata indagine sugli eventi narrati.

Quindi confermo che trovo affascinanti le tue storie; però sono in difficoltà a commentarti un preciso racconto. Vedrò magari di farlo nelle prossime letture, se trovo qualcosa che non mi sia piaciuto.

Tornando all'osservazione di prima in merito alle trame ripetitive, se capita che fai morire uno dei due protagonisti ci rimango male! Sarà forse che sono un inguaribile romantico, anche se nella mia vita non ho mai vissuto situazioni che siano durate più di qualche mese.

Un caro abbraccio,
Leo

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1 Giovedì, 08 settembre 2011 1 24 1
1 Carissimo Andrej,

non ci conosciamo, peró per me sei qualcuno che mi ha datto tanto piacere leggendo il tuo libro, "Il Caporale".

Provo di scrivere in italiano, che non é la mia madrelingua (lo é lo spagnolo). Sí posso leggere en italiano, en inglese, en francese, en esperanto e un pó meno in tedesco. Sufficiente.

Quello che volevo dirti é che leggo da tanto tempo le storie di Nifty, sempre in inglese. Poco fa ho trovato la prima storia da te, quella su Lord Moriesson, che ho trovato affascinante. Ho continuato poi con la trilogia e ho appena finito di leggere "Il bel caporale" Grazie, grazie mille, mi sono tanto emozionato: ho anche pianto (sono un pó duro, eh!) quella vicenda di Ruggiero ed Enzo durante la guerra contro i Borboni: la rottura del loro amore, gli errori di ambidue, l'amore irrenunciabile di Ruggiero anche se Enzo faceva quelle cose orribili dopo aver scoperto la infidelitá di Ruggiero... Infine, che hai ricreato cosí bene quell'epoca quando l'Italia e' diventata il grande paese riunficato che tanto ammiriamo e amiamo (ho un pocchino di sangue italiano grazie ai miei nonni).

Continuero a leggere le altre due storie della trilogia. E faró lo stesso con tutte quelle altre storie che ho trovato nel tuo web. Per me, sei un vero scrittore che sa come toccare il cuore e il pensiero dei lettori. Mi piace tanto quando trovo un autore come te, che se la cava bene, benissimo! per raccontare una storia che uno la sente assolutamente credibile e perfettamente sviluppata.

Grazie mille,

Hugo
Costa Rica

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1 Venerdì, 12 agosto 2011 1 23 1
1 Ciao Andrej,

A proposito di lettura, ho finito di leggere la prima parte della tua trilogia "fratelli d'italia" ed ancora una volta sono stato sedotto. Mi sono chiesto molte volte se a quell'epoca le cose succedevano veramente così: giochi tra maschi che diventano più che semplici giochi, la vita di un gay in una tale società etc...

All' inizio non mi sarei mai aspettato di vedere una trama storica aggiungersi a la classica storia dei protagonisti. poi é la Storia stessa che permette ad Enzo e Ruggero di cambiare il loro destino. Ho anche molto ammirato il padre di Enzo, che malgrado il suo stato sociale, era molto più evoluto di tutti e ha accettato suo figlio com'era. Ce ne vorrebbero dei padri cosi! anche al giorno d'oggi.

che bella storia ci hai offerto!
ciao e a presto spero
Skander

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1 Venerdì, 1 luglio 2011 1 22 1
1 ciao,

sono un lettore dei vostri racconti, fino adesso ne ho letti più di 70, e spero di non finirli mai perchè sono veramente convolgenti, oltre che a essere molto semplici come linguaggio, non riesci a terminare un capitolo che devo leggere il successivo. non smettete mi raccomando continuate ad appassionarci.

diciamo che mi sono piaciuti tutti quelli che ho letto... non sono riuscito ad andare avanti con "traffico infame"... era troppo crudo...

quelli che al momento mi ricordo sono "mercante venetiano", "cosmolab", "popolo kea", "l'anima del telefonino", "fratelli d'italia", "il signore dei signori", "figli di puttana", "amanti skinead", "boy-san", "ritorno ad atene", "la libera comune di silvana", "il toso venetiano" ecc.

in genere mi è piaciuto il sentimento messo nei racconti, il desiderio di amore e sensibilità che traspare in tutti i racconti ( mi hanno commosso, avevo le lacrime agli occhi), le società che hai descritto e come risolvono determinati problemi. (ammetto che anche un pò di sesso violento dava più sapore ) ma la cosa non mi è piaciuto era la fretta con la quale giungevi sempre a termine, sembrava che andassi di corsa (anche io quando scrivo la fine vado veloce perchè ho altre storie in testa)...

ma a parte questo eri semplice chiaro e permettevi di far immedesimare nei personaggi. ho anche imparato molto grazie a te. vedo che non ne stai più pubblicando... come mai?

sei stato una guida per me in questo ultimo difficile periodo. come con un mentore ho imparato dal tuo stile letterario e linguistico... adesso scrivo romanzi a tematica gay (cerco di essere meno esplicito per renderli più accettabili dal pubblico, se no nessuno me li comprerebbe)

mi immedesimavo nei personaggi, godevo e soffrivo con loro, era bello poter crescere insieme ai personaggi... pormi le loro stesse domande. mostrare con naturalezza ciò che in questa società è difficile da mostrare... poi va be'... qualche errore di battitura è normalissimo...

la semplicità del linguaggio permetterebbe a chiunque di leggerlo e capirlo... (io faccio fatica ad essere così semplice e scorrevole) personalmenete mi hai fatto capire come comportarmi con gli altri e il mio ragazzo (insegnandomi cosa vuol dire amore)...

forse preso dall'entusiasmo ho scritto troppo, ma sono troppe le cose da dire... spero di avere presto notizie... grazie ancora per tutto quanto...

con affetto
dani

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1 Domenica, 17 ottobre 2010 1 21 1
1 Caro Andrej,

le scrivo dopo aver letto la sua trilogia "Fratelli d'Italia". Ho pensato di farle avere i miei commenti in merito, sperando che la cosa possa farle piacere.

Come piccola premessa le dico che io seguo (e produco) da una vita fumetti e racconti di tipo "yaoi". Nonostante, soprattutto nella patria d'origine, siano considerate letture esclusivamente femminili, almeno qui da noi non c'è questa netta divisione, tanto è vero che molti miei amici gay hanno spesso gioito di queste stesse pubblicazioni, per l'occasione, dato che non l'ho ancora specificato, io sono una donna.

Preamboli a parte, volevo farle sapere che i suoi racconti mi sono piaciuti molto. Trovo che lei abbia uno stile semplice ma estremamente fluido e scorrevole, spontaneo mi verrebbe da dire e per questo di una freschezza assai apprezzabile. I suoi personaggi sono tutti delineati di una soffusa dolcezza, di una genuina vitalità che permette fin da subito al lettore di entrare in empatia con loro.

Sono rimasta inoltre piacevolmente colpita dalla grazia con cui descrive le scene di sesso, pur non privandole del loro naturale e sensuale ritmo e, ancor più piacevolmente, del romanticismo di cui ogni singola pagina è pregna. Ammetto di essere stata un po' spiazzata da questo stile che io trovo più affine a quello femminile (di chi scrive yaoi per l'appunto, e qui mi ricollego alla premessa poco sopra) che non a quello di molti scrittori gay che ho letto in passato, in cui assai spesso è sovrastante il cinismo e la crudezza, dove i sentimenti e le emozioni dei personaggi sono solo il lontano contorno a storie il più delle volte torbide o tormentate. Le confesso che questo mi ha consentito di leggere con maggior gradimento i suoi racconti, dove ho ritrovato esattamente quello che cerco in una storia d'amore.

Unica nota a margine che le vorrei segnalare, dato che sono una grande appassionata di storia, è che ho trovato assai interessante l'idea di ambientare i racconti durante il risorgimento, periodo molto intenso e molto fertile sia dal punto di vista storico che narrativo, ma immagino che mi sarebbe piaciuto di più se lei avesse approfondito alcuni dettagli che invece ha soltanto sfiorato (come gli avvenimenti dell'arrivo dei 1000 in Sicilia, oppure entrare maggiormente all'interno dei movimenti rivoluzionari con Enrico e vedere attraverso i suoi occhi cosa stava effettivamente accadendo, ecc). Mi rendo comunque conto che a lei interessava principalmente raccontare le storie dei protagonisti che non rilasciare uno spaccato della vita di quel periodo, per cui la sua è una scelta più che comprensibile.

Concludo la mia lettera dicendo che indubbiamente continuerò a leggere i suoi racconti, anche se i cosiddetti romanzi storici restano i miei preferiti, avrò sicuramente piacere a leggere le altre storie.

Per cui mi limito a ringraziarla per averle condivise e a salutarla caldamente.

Claudia

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1 Sabato, 16 ottobre 2010 1 20 1
1 Ciao Andrej

E' stato veramente un piacere leggere la trilogia "Fratelli d'Italia", vedere intrecciarsi le vicende dei vari personaggi è stato molto interessante e mi ha emozionato : )

A trilogia conclusa non posso che tirare le somme... In tutte le storie c'è stato un certo coinvolgimento chi per un verso chi per un altro. Di base mi hanno coinvolto tutte per il loro aspetto intimo e sensuale, mi piace molto come riesci a comunicare le emozioni dei personaggi, sia amorosi che che quelli più quotidiani, come il buco nella tasca che mi ha fatto impazzire...

se devo sintetizzare gli aspetti che mi hanno più colpito, beh per il primo sicuramente l'ambientazione e le atmosfere da paesino del sud, per il secondo invece mi ha colpito molto il carattere avventuroso del racconto, ho amato molto il bel brigante villoso... eheh. Nel terzo invece è stato molto piacevole rincontrare tutti i personaggi e vedere come le loro vite si legavano sullo sfondo dell'unificazione d'Italia.
: )
Ancora complimenti e non sono il solo, anche Claudia, la mia amica autrice yaoi, ha molto apprezzato il primo volume, dice che hai uno stile molto yaoi, nel senso che tieni molto alla cura delle emozioni dei personaggi, e a lei questo piace molto ;) ovviamente gli ho dato da legger anche i restanti due volumi :)

Un forte abbraccio
a.c.

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1 Venerdì, 6 agosto 2010 1 19 1
1 Ciao Andrej

Nella Libreria ho scelto di leggere Il caporale per primo.

Lasciami subito dire che sono rimasto piacevolmente sorpreso dalla tua capacità di riesumare dalla mia memoria emozioni e sensazioni adolescenziali, come la sensazione della tasca bucata o le dinamiche dei rapporti d'amicizia adolescenziali.

La storia che racconti è molto interessante e la sua evoluzione mi sta molto piacendo, per non parlare dei due personaggi, hanno un loro spessore ben delineato che mi ha rapito.

Non sono tutte rose e fiori però : ) ad esempio non adoro particolarmente quando ti soffermi molto a spiegare situazioni o le emozioni dei personaggi in terza persona... ma questo è un mio gusto personale, per il resto è una storia che mi sta piacendo molto.

Un abbraccio
Alessio

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1 Venerdì, 26 dicembre 2008 1 18 1
1 Caro Andrej,

è da diversi giorni che mi dedico alla lettura dei tuoi racconti, ho letto all'incirca due o tre storie da ogni scaffale. I mie preferiti sono La vita inizi a 25 anni, splendida la descrizione di come Alain vince ogni resistenza e dubbio di Jacque circa la veridicità dei suoi sentimenti, Per abito un tatuaggio , e la trilogia di Fratelli d'Italia, ma devo ammettere che il mio preferito e il primo (Il caporale), mi si è quasi spezzato il cuore leggendo il passaggio in cui descrivi come Enzo si faccia prendere da Alduzzo sotto gli occhi di Ruggero, le tue parole hanno reso vivo il suo dolore e la sua disperazione.

Vorrei complimentarmi con te anche per lo spazio che dai ai sentimanti nei tuoi racconti, sai descriverli molto bene pur avendo come soggetti uomini di età, cultura e zone geografiche diverse. Non è facile, anzi quasi impossibile, trovare racconti erotici gay che non si esauriscono solo con la descrizione della scopata, spesso descrita anche in maniera piuttosto rozza. Ho visitato diversi siti con racconti erotici gay ma come ti ho già detto nella maggior parte dei casi ho trovato solo una cruda descrizione dall'atto sessuale.

Il tuo è davvero uno stile narrativo completo, riesci a descrivere in maniera coinvolgente i sentimenti dei personaggi e le loro performance erotiche.

Complimenti.

C.F.

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1 Martedì, 11 novembre 2008 1 17 1
1 essendo un "cultore" della storia risorgimentale del nostro paese, devo riconoscere di essere rimasto piacevolmente colpito dall'idea di ambientare la serie racconti "Fratelli d'Italia" in diverse zone d'italia durante il risorgimento: leggendo questi racconti ci si può fare un'idea (anche solo immaginaria) della vita quotidiana della gente comune negli stati preunitari, e si può rivivere il periodo risorgimentale da un punto di vista molto "particolare" (:-)

sotto il punto di vista storico e delle usanze dell'epoca mi sembra abbastanza fedele;

Andrea

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1 Giovedì, 31 maggio 2007 1 16 1
1 ti scrivo innanzi tutto per dire che mi piacciono moltissimo i tuoi libri e mi chiedevo se alcuni sono mai stati pubblicati su carta...

inoltre volevo dirti che sono entrato in contatto con la mia omosessualità molto giovane... e grazie ai tuoi racconti ho imparato a sognare ridere e piangere, ma cmq ho imparato ad accettare la mia sessualità più facilmente...

riguardo ai racconti, me ne sono piaciuti tantissimi. se devo proprio fare una scelta il più bello è Boy-san seguito da per abito un tatuaggio e l'uomo della marea, anche se mi è piaciuto molto anche quello del figlio del presidente e quello del ragazzo disabile (che vorrei rileggere ma non ricordo il titolo) e molti altri dei queli ora non ricordo i titoli

boy san è quello che mi è piaciuto di più perchè insegna a sognare che anche se sei in una situazione brutta, che per te potrebbe non cambiare mai, una mattina potresti svegliarti e scoprire che quello è il giorno in cui cambierà tutto nella mia vita

il più brutto? non per adulazione o cosa... xò non saprei... non mi hanno entusiasmato molto la serie di swooney non so xkè, ma solo non mi piacciono molto le serie, forse è anche questo... boh!!

la serie fratelli d'italia l'ho letta, quella rispetto alle altre mi è piaciuta, alla fine sono più simili a tre racconti separati anche se alcuni personaggi sono ricorrenti

temply

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1 Giovedì, 31 agosto 2006 1 15 1
1 Carissimo,

ho terminato di leggere il tuo racconto "Tre lucerne alla finestra". Come sempre sei formidabile: ti esprimi in modo semplice, dolce, sensibile e poetico. Riesci ad avvolgere intorno al tema principale (l'amore) ambienti, epoche e situazioni, in un modo che dimostra la tua enorme cultura. Sei sempre più bravo e ti ammiro sempre più!

Da dove ti vengono tutte queste idee? Sai, di tutti i tuoi racconti quello che mi è sempre rimasto impresso è la trilogia di "Fratelli d'Italia", sia per le belle storie, ma, soprattutto per l'intreccio che ne hai ricavato con le storie dei personaggi.

Con affetto

Gino

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1 Martedì, 7 febbraio 2006 1 14 1
1 Ciao Andrej

Fino adesso ho letto la Trilogia di Fratelli d'Italia ed è veramente bella, in particolare ti dico che non dimenticherò il racconto del Caporale, mi ha lasciato il segno, ed è stato il primo che ho letto. Non so spiegarti bene il perché ma ti dico solo che quest'anno ho scelto di andare in Sicilia in vacanza. Non c'ero mai stato e prima o poi ci sarei andato ma non posso nascondere che la spinta me la data il tuo racconto.

Anche Tano e Maso e Enrico Puccin sono... sono belli. Sarebbe bello se si potesse farne uno sceneggiato!

Poi ho letto Cosmolab, ero curioso di scoprire cosa poteva offrire un racconto del genere, e invece è stato carino anche questo ed è una bella lezione di tolleranza, a volte vorrei che il mondo in cui vivo fosse veramente emancipato ma credo che mancano ancora 1000 anni per raggiungere uno stato culturale avanzato e libero.

Ho letto anche "storia di amore e malavita" e pur di sembrarti noioso mi è piaciuto molto.

Ti saluto e a presto, L.

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1 Sabato, 4 febbraio 2006 1 13 1
1 Salve

Un po' di tempo fa ho trovato qualche vostro racconto e fino adesso ne ho letti 4. Ho letto quelli del capitolo "Fratelli d'Italia" sono veramente colpito dalla bellezza e dal modo come sono stati scritti e concepiti. "Il caporale" è uno dei migliori scritti che io abbia mai letto, mi ha colpito in modo particolare perchè si avvicina ad una delle mie poche esperienze, sono un ragazzo che legge molto e non è facile trovare racconti come quelli scritti da Voi.

Vi faccio i miei complimenti

Luca.

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1 Mercoledì, 11 gennaio 2006 1 12 1
1 Andrej

ho letto i racconti del secondo scaffale e quanto segue sono le mie impressioni:

Fratelli d'Italia 1 - Il caporale - Molto bello e romantico.

Fratelli d'Italia 2 - Tano & Maso - Anche questo molto bello e carino.

Fratelli d'Italia 3 - Enrico Piccin - Semplicemente commovente.

Mario

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1 Martedì, 10 gennaio 2006 1 11 1
1 Caro Andrej,
avevo già letto in passato molte delle tue storie e adesso ho potuto cominciare con il dodicesimo scaffale. Beh, "cominciare" forse non è più la parola giusta...ormai l'ho quasi finito ;-).

Tra i nuovi, mi è piaciuto particolarmente "Non sappia la destra": una trama originale e articolata, dei bei personaggi, e molto commovente (ho dovuto staccarmi un paio di volte dal computer per singhiozzare a mio agio...).

Tra i più vecchi, invece, i miei preferiti restano "Lo Mercatante Venetiano" e "Fratelli d'Italia 3 - Enrico Piccin", ma non solo. Apprezzo moltissimo la fantasia delle tue storie e la tua capacità di passare tra ambientazioni e generi diversissimi tra di loro.

Spero che tu abbia presto nuove storie da proporci!
Con simpatia,
Mir

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1 Lunedì, 5 dicembre 2005 1 10 1
1 Ciao Andrej,

ho scoperto il tuo sito circa due anni fa quasi per caso e dopo aver visto le varie pagine e sezioni (a proposito, complimenti anche per il sito, ci sono cose parecchio interessanti!) mi sono concentrata sui racconti: li ho letti tutti nel giro di alcuni mesi, e in gran parte mi sono piaciuti, alcuni poi li ho trovati davvero bellissimi, posso dirti qualche titolo di quelli che più mi sono piaciuti e a cui sono più "affezionata" ma non sono tutti, perchè altrimenti l'elenco sarebbe lunghissimo, sono davvero parecchi!
:-)
Alcuni di quelli che comunque secondo me sono più belli e che più mi hanno coivolto, commosso ed emozionato sono Fratelli d'Italia (tutte e tre le serie) , Buon Natale Neil e Norman, Epistolario, Il diario di Alain, Chi deve perdonare, Akim Akim..., Nunc dimittis, Cardellino, Trifoglio nero, Il giocattolo del boss, Morve, Una fiaba?, In fuga, La strana coppia, La vita inizia a 25 anni, Dovremmo essere nemici, Il sosia, Caro Eugenio, La scelta, La ricerca, La gara più difficile, La ruota della vita, Memoria, Viaggio in nuova zelanda, Il guinzaglio, Pietre sparse, Figlio per un mese, Giusto fra le nazioni, Amare a Cipro e Yakuza, ma come detto sono solo quelli che ricordo un po' meglio al momento, e ce ne sono molti altri che mi piacciono oltre a questi
:-)
a proposito di quei racconti che hai ambientato in Giappone, come ad esempio Yakuza, sai che anche a me piace il Giappone? Sono da qualche anno un'appassionata di anime e manga, ho letto anche qualche libro di scrittori giapponese, ho visto filmati e documentari, letto parecchie cose che riguardano le tradizioni e i loro modi e stili di vita, e quindi sono anche un po' appassionata di quello che è il mondo del sol levante, lo trovo molto affascinante, anche se di certo non lo conosco tanto approfonditamente, nè ci sono mai stata (beato te che ci hai vissuto almeno un po'!)

A questo proposito poi, ho una cosa un po' particolare da raccontarti, anche in relazione alle tue storie: tra i vari generi di manga mi piace anche lo shonen - ai (manga a tematiche omossessuali disegnati e ideati spesso da autrici donne e rivolti per lo più a un pubblico femminile, quindi non sono veri e propri manga gay, ma credo che questo tu lo sappia) e prima di venire a conoscenza dei tuoi scritti ero più che altro abituata a leggere racconti del genere shonen-ai, in cui anche il rapporto è più che altro tra due ragazzi, piuttosto che uomini, e anche se c'è del sesso, c'è comunque più "miele" per così dire, più romanticismo, le atmosfere spesso sono più quasi da "sogno", poi i protagonisti difficilmente si pongono come veri e propri gay, e a volte il tutto sembra un po' poco reale e concreto: leggere le tue storie invece, anche quelle di fantasia, mi ha fatto entrare in contatto con un altro modo di raccontare e vedere i rapporti tra uomini/ragazzi, un modo che direi più "vero" e a volte anche più "rude" rispetto a quello dei racconti shonen-ai: all'inizio devo confessare che quel tuo modo di scrivere mi ha un po' spiazzato, ma poi col tempo l'ho trovato, come dicevo, spesso più "vero" di molte altre storie del genere shonen-ai, e alcuni dei tuoi scritti mi sono piaciuti anche di più di quelle storie :-)
Bene, con questo concludo la mia "missiva": spero di non averti annoiato dato che forse ho scritto un po' troppo, un saluto,

Federica

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1 Domenica, 15 agosto 2004 1 9 1
1 Caro Andrej,

una sera di alcuni anni fa mi imbattei in un tuo racconto. Lo lessi e lo rilessi. A tratti suscitava il mio sorriso ma a tratti mi faceva anche venire qualche lacrima. Era semplicemente la storia di un ragazzo che incontrava un altro ragazzo si piacevano, fecero l'amore e poi, con mia sorpresa si innamorarono.

Ma come? Possibile?

Ed io che per tutti quegli anni non mi ero mai soffermato su quell'aspetto? Io che non avevo mai voluto nemmeno considerare la possibilità che un ragazzo potesse innamorarsi di un altro ragazzo?

Quei ragazzi nel racconto avevano solo diciotto anni.

Ma avevo avuto anch'io diciotto anni ed a quell'età pensavo ai miei amici solo sul piano fisico. Quanti ne avevo? Quanti ragazzi mi piacevano? Con quanti di loro avrei fatto faville per infilarmici nei pantaloni? E con quanti di loro ci ero riuscito?

Possibile che a me non mi era mai sfiorato nemmeno per la mente che con qualcuno di loro avrei potuto avere qualcosa più che una semplice scopata? E quanti di loro non aspettavano altro? Quanti mi hanno amato senza essere corrisposti solo perché dal fesso che ero non riuscivo a leggere nei loro occhi, nei loro cuori? Quanti dopo aver fatto sesso con me se ne sono andati via delusi per non aver sentito da parte mia qualche parola che li inducesse a rimanere un poco di più?

Nei tuoi racconti, caro Andrej a volte leggo di ragazzi anche più giovani che però avvertono in loro il desiderio non di fare solo sesso ma di stare vicino ad una persona in modo più completo e mi chiedo cosa sono io che non ho mai avvertito, quando era il momento, quel desiderio?

Piano piano cominciavo a capire da dove arrivava quel senso di vuoto che mi aveva sempre accompagnato. Cominciavo a rendermi conto che sostanzialmente avevo dedicato la mia vita al lavoro ed alla professione cercando sempre di migliorarmi ma tralasciando invece la cosa che adesso so essere ancora più importante e cioè la mia felicità.

Leggere i tuoi racconti mi fa sentire bene perché mi immedesimo nei personaggi e sono contento per loro.

Ho cominciato a leggere di te con la storia: "Sette fratelli per Mel".

Ma in modo particolare mi sono piaciuti molto "Fratelli d'Italia" e poi "Il ragazzo dell'acquedotto", "Lo mercatante venetiano", "Il trifoglio nero", "Caro Eugenio", "Il figlio del presidente", "Cardellino", "Manush", "Nunc Dimittis" ma forse era meglio elencare quelli che non mi sono piaciuti molto, che stavo meno.

Alcune sere fa ho finito di leggere "Nunc Dimittis" e sto ancora riflettendo su cosa cominciare.

Comunque ti farò sapere.

Se sei riuscito a leggere fino a qui, ti ringrazio per la pazienza.

Ciao,

Tony.

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1 Domenica, 2 novembre 2003 1 8 1
1 Ho letto con molto interesse i vostri racconti, ma non so decidere quale di essi sia il migliore. Debbo però dire che sono arrivato sino allo scaffale 10.

Come ho già detto, ho l'imbarazzo della scelta. Forse, la "collana" risorgimentale, Il caporale, Tano & Maso, e Enrico Piccin, per capire che anche nella grande epopea del Risorgimento i gay hanno avuto un ruolo tutt'altro che secondario.

Anche "La scelta", la storia del parroco che ha il coraggio di lasciare la sua missione per l'amore del giovane non è malvagia. Mi piacciono meno i racconti di fantascienza. Ma nel complesso...

Auguri e ciao.

Stefano

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1 Lunedì, 27 ottobre 2003 1 7 1
1 Caro Andrej,

prima di tutto complimenti per le storie, molto divertenti, fantasiose e ben scritte. Io preferisco quelle ambientate ai giorni nostri, ma mi sono letto e gustato anche tutte le altre.

Non so davvero quale potrei dirti sia la mia preferita. Mi sono piaciute molto "Memoria", "Per abito un tatuaggio" (anche a me appassiona la cultura giapponese) "Boy san","La ruota della vita", "La scelta". Anche la trilogia del risorgimento è bella, e la ricostruzione del periodo storico mi è sembrata realistica, accurata, così che te la immagini un po' anche visivamente, come se ti scorressero davanti le immagini di un film in costume. La mia storia preferita tra le tre è "Il caporale".

Comunque amo di più le storie ambientate nell'attualità, che sono vicine a me e alle problematiche di ogni giorno. I dialoghi sono realistici, anche se forse nel linguaggio comune c'è qualche intercalare forte in più, qualche parolaccia voglio dire, e le scene di sesso sono proprio belle. Non sono un amante del genere, per cui le storie che ho gustato meno sono quelle ambientate nel futuro. Naturalmente il lieto fine è d'obbligo e sono d'accordo che non se ne può davvero fare a meno: visto che sognamo, sognamo alla grande!

Mi chiedo dove trovi l'enorme fantasia che riversi nelle storie...

Ti prego, scrivi ancora per noi appassionati lettori!

Ciao. Tano

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1 Martedì, 11 dicembre 2001 1 6 1
1 Carissimo Andrej,
devo dire che è difficile riuscire a scegliere il romanzo da me preferito perchè ognuno ha in se qualcosa di indescrivibile che mi entusiasma.
Il primo che ho letto è "Il caporale" e devo ammettere che è quello che mi ha affascinato di più soprattutto perchè mi ha invogliato a leggere tutti gli altri.
Mi hanno altresì entusiasmato gli altri due della trilogia fratelli d'italia:"Tano e Maso" e "Enrico Piccin"
Mi ha molto commosso il racconto "Popolo Kea", perchè sarebbe veramente bello poter vivere in un mondo senza alcun tipo di discriminazione come descritto nel romanzo.
In parole povere sono un suo fan. E devo dire, pur ripetendomi, che è difficile scegliere o meglio fare una graduatoria di preferenza dei suoi romanzi.
Colgo l'occasione per complimentarmi nuovamente con Lei.
Con affetto.
Giannik
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1 Giovedì, 27 luglio 2000 1 5 1
1 Ho andatto pazzo: un libro Trilogia Vol 1 in English e un in Italian. Ma la Trilogia Vol 2 and 3 non e in English. Come fai? Sono come non posso lasciarlo. Mia moglia crede che sono andato via. Sono quasimente uno con Ranuccio ed Cesare ed Alduzzo ma troppo ancora con mio Enzo insaziable di and da ed con Mio o mi Ruggerio - no ma con mio dolce Enzo. Incredible, sono vero cretino con due dizionari, ma tre o quarto ___ Cassell's Italian Dictionary English and Italian (uno recente and un antico) ed Zanichelli Vocabolario della lingua Italiana, ma e troppo dificile per me. Anch Harper Collins Publishers: Italian College Dictionary Nuovo Dizionario Inglese ed ancor no so come dire a fottere per fuck come che cazzo fa con mio Enzo

Sentimi sono 76 anni and ammolgiato (spozato 50 anni) e ti saluti per essere questo amazing and interesting and pivoting writer. Basta sono un newyorkes Siciliano che non parla piu la linghua, mio pappa era nato in Messina ed mia momma in Palermo. Abiento Ciao!

Anthony

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1 Giovedì, 27 aprile 2000 1 4 1
1 Caro Andrej,

il tuo invito a entrare nel tuo sito me lo ero già fatto da solo... Devo confessarti che a questo punto ne ho letto circa l'80%, ne ho stampato e fatto circolare almeno il 30% ne ho diffuso l'indirizzo a tutti i miei conoscenti. (Ora mi chiederai i diritti )
Sono un patito di letteratura, prosa e poesia, e le tue storie mi hanno preso moltissimo. 8 1/2 a Jaume di Sitges, (perdona ma la corretta grafia non la ricordo) oltre al 9+ per nunc dimittis. Voti a parte (è uno scherzo ovvio) plauso per la trilogia italiana, e per il trifoglio nero, ma tutte le storie sono veramente molto belle.
Le critiche (limitate ti assicuro) alla prossima e soprattutto alla fine della lettura.
Grazie
Paolo

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1 Sabato, 4 settembre 1999 1 3 1
1 Caro Andrej:
ho visitato il tuo sito, ed è bellissimo, merita i riconoscimenti avuti.
Le storie della serie 'Fratelli d'Italia' sono forse le più belle, anche se forse difficilmente traducibili in inglese, ci sono troppe caratteristiche locali che non sarebbero apprezzate da chi non conosce l'Italia.
Anche le altre, es. 'Casa dei Maschi', e Chipi mi sono piaciute.
Quando tradurrai 'Il Caporale' suggerirei termine come 'recruiter' o 'overseer', dato che caporale in quel contesto non è un grado militare ma un nomignolo di chi trova i braccianti e li porta al luogo di lavoro.

Ciao
Renato

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1 Lunedì, 30 agosto 1999 1 2 1
1 caro andrej:

sono andato sul tuo sito e le storie - più romanzi che racconti - mi sono piaciute molto. Le tre serie 'Fratelli d'Italia' sono deliziose, ma anche 'Akim, Akim...', 'la casa dei maschi, 'Fabrizio' (l'inizio è fantastico), ecc.

Vorrei poterti aiutare con la traduzione, ma per il momento non ho assolutamente tempo.

Grazie e ciao,
Eugenio

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1 Mercoledì, 28 aprile 1999 1 1 1
1 Caro Andrej,

Ho letto parecchie delle tue storie, ma non tutte, anche perchè, visitando il tuo sito periodicamente, vedo che se ne aggiungono sempre di nuove in italiano.
Fra quelle che ho letto, mi sono piaciute in modo particolare "Il teatro dei burattini", "Jaume di Sitges", "Chi deve perdonare", "Fratelli d'Italia", "Oro, incenso e mirra".

Ciao e a presto.

Stefano

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