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1 Martedì, 3 maggio 2016 1 6 1
1 Gentile signor Andrej,

ho notato con interesse che in "Cosmolab" lei affronta anche la narratica di fantascienza e, devo dire, da lettore anche di questo genere di letteratura, che lei se la cava egregiamente e in modo assai originale.

In particolare, mi è piaciuta la sua idea della scoperta della "fusione" di due gameti maschili, per sostiruire la clonazione che alla lunga avrebbe impoverito il capitale genetico della popolazione. Alcune donne da molto sognano di poter fare a meno della popolazione maschile; ebbene, questa è un'arguta risposta.

Ma al di là di ogni sterilepolemica, come al solito questo suo romanzo mette molto l'accento sull'amore, pur dando il giusto peso al rapporto fisico per il puro godimento dei due partners consenzienti. Grazie anche per questo romanzo.

Angelo

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1 Martedì, 29 ottobre 2013 1 5 1
1 Ciao Andrej,

"Cosmolab" è una di quelle storie che fanno sognare che un giorno possa davvero esistere una società come quella che descrivi. L'idea della fusione che sostituisce la clonazione è formidabile!

Mi piace molto anche la parte che riguarda le punizioni per chi viola le leggi: senza farne un trattato, suggerisci soluzioni al tempo stesso umane ed efficaci. Ma si sa, in un mondo ideale, anche quei problemi sono risolti nel migliore dei modi. Certo è che c'è molto sesso in questa storia, eppure mi piace perché non è pornografia, e il sesso è usato per far capire i rapporti delle persone.

Dino

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1 Giovedì, 24 gennaio 2013 1 4 1
1 Mi complimento con voi per i racconti inseriti nella vostra libreria. Ho apprezzato meno di altri "epistolario" forse proprio per lo stile del racconto o "l'anima nel telefonino" che non ho terminato di leggere trovandolo troppo irreale. Anche se, in quanto a cose poco reali mi è piaciuto molto "Cosmolab,". Ma in genere i tuoi racconti sono tutti gradevoli e apprezzabili, soprattutto per la fervida fantasia che ti fa creare storie affascinanti.

Ho notato, ma non so se è una mia impressione, andando aventi nella lettura (sono allo scaffale 11) che le descrizioni sia anatomiche che degli accoppiamenti, diventano sempre più sfumate. Personalmente gradirei una descrizione fisica più particolareggiata e più dettagliata dei personaggi ed anche degli accoppiamenti, magari meno poetici ma più prosaici, con un linguaggio più diretto, più crudo.

Ripeto, questa è una cosa del tutto personale, che rispecchia il mio modo di essere e di comportarmi negli affari di sesso e che magari altri non apprezzano.

Cordialmente,
Leo

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1 Sabato, 10 marzo 2012 1 3 1
1 ciao Andrej

Cosmolab, l'ho letto tempo fa.

Il plot di base della storia è moolto intrigante ed è difficile non fantasticare sulle possibili storie che possono nascere da un potenziale simile. Dico sul serio, sia di carattere avventuroso (alla star trek) sia sul piano sentimentale.

Mi hanno coinvolto le storie dei vari ragazzi, sia del riscatto di quello carcerato, sia del passaggio da cloni a ricombinati.

L'uniche note dolenti sono da un lato alcuni punti tecnici, e dall'altro la figura debole degli antagonisti sul finale... si vede che sei molto più interessato a scrivere delle vicende private, tenendo sullo sfondo i macroeventi. mi sarebbe piaciuto se le situazioni destabilizzanti, tipo la flotta della madre Terra, non si fosse risolta subito. Ma queste sono considerazioni personali :)

questo tipo di storie (come quella del popolo kea) mi piacciono un sacco perchè mi sembra di leggere certe fantasie che mi faccio ogni tanto eheh

cmq ti parlavo anche di note tecniche:
Il meccanismo sostitutivo dei cloni non è molto chiaro, si parla di sostituzione di chi li ha clonati, un clone sostituisce la persona clonata e quest'ultima ne viene appagata? Come? Voglio dire la persona clonata morirà cmq e il clone è a tutti gli effetti un altro individuo. Non ho ben capito il meccanismo alla base dell'incipit.

Altro punto è un passaggio della tecnica descritta:
Riprendo dal testo: "il problema da risolvere era creare le condizioni per una fusione dei due spermatozoi prescelti senza l'intervento di un'ovocellula, o per meglio dire, la creazione artificiale di un ambiente come quello dell'ovocellula."

Tecnicamente il problema lo dovrebbero aver già risolto perchè per clonare serve un ovulo e dato che sull'astrolab non ce ne sono, era implicito che avessero già trovato una soluzione per far nascere i cloni, l'unica vera sfida per gli scienziati dell'astronave era solo fondere i nuclei dei due spermatozoi. (cosa che qui sulla terra son riusciti a fare, ovviamente non con gli umani eheh)

Cmq queste son semplici appunti tecnici che lasciano il tempo che trovano, non credo che disturbino molto chi legge ehhe ^_^

ok per ora ti saluto ti mando un abbraccio e a presto
Kiss
Alessio

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1 Venerdì, 1 luglio 2011 1 2 1
1 ciao,

sono un lettore dei vostri racconti, fino adesso ne ho letti più di 70, e spero di non finirli mai perchè sono veramente convolgenti, oltre che a essere molto semplici come linguaggio, non riesci a terminare un capitolo che devo leggere il successivo. non smettete mi raccomando continuate ad appassionarci.

diciamo che mi sono piaciuti tutti quelli che ho letto... non sono riuscito ad andare avanto con "traffico infame"... era troppo crudo...

quelli che al momento mi ricordo sono "mercante venetiano", "cosmolab", "popolo kea", "l'anima del telefonino", "fratelli d'italia", "il signore dei signor", "figli di puttana", "amanti skinead", "boy-san", "ritorno ad atene", "la libera comune di silvana", "il toso venetiano" ecc.

"cosmolab" è il mio esempio di società perfetta... è vero che noi siamo le esperienza che abbiamo avuto... sono sicuro che una società così funzionerebbe (sempre con i suoi difetti ma meno di adesso)

in genere mi è piaciuto il sentimento messo nei racconti, il desiderio di amore e sensibilità che traspare in tutti i racconti ( mi hanno commosso, avevo le lacrime agli occhi), le società che hai descritto e come risolvono determinati problemi. (ammetto che anche un pò di sesso violento dava più sapore ) ma la cosa non mi è piaciuto era la fretta con la quale giungevi sempre a termine, sembrava che andassi di corsa (anche io quando scrivo la fine vado veloce perchè ho altre storie in testa)...

ma a parte questo eri semplice chiaro e permettevi di far immedesimare nei personaggi. ho anche imparato molto grazie a te. vedo che non ne stai più pubblicando... come mai?

sei stato una guida per me in questo ultimo difficile periodo. come con un mentore ho imparato dal tuo stile letterario e linguistico... adesso scrivo romanzi a tematica gay (cerco di essere meno esplicito per renderli più accettabili dal pubblico, se no nessuno me li comprerebbe)

mi immedesimavo nei personaggi, godevo e soffrivo con loro, era bello poter crescere insieme ai personaggi... pormi le loro stesse domande. mostrare con naturalezza ciò che in questa società è difficile da mostrare... poi va be'... qualche errore di battitura è normalissimo...

la semplicità del linguaggio permetterebbe a chiunque di leggerlo e capirlo... (io faccio fatica ad essere così semplice e scorrevole) personalmenete mi hai fatto capire come comportarmi con gli altri e il mio ragazzo (insegnandomi cosa vuol dire amore)...

forse preso dall'entusiasmo ho scritto troppo, ma sono troppe le cose da dire... spero di avere presto notizie... grazie ancora per tutto quanto...

con affetto
dani

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1 Martedì, 7 febbraio 2006 1 1 1
1 Ciao Andrej

Fino adesso ho letto la Trilogia di Fratelli d'Italia ed è veramente bella, in particolare ti dico che non dimenticherò il racconto del "Caporale", mi ha lasciato il segno, ed è stato il primo che ho letto. Non so spiegarti bene il perché ma ti dico solo che quest'anno ho scelto di andare in Sicilia in vacanza. Non c'ero mai stato e prima o poi ci sarei andato ma non posso nascondere che la spinta me la data il tuo racconto.

Anche "Tano e Maso" e "Enrico Puccin" sono... sono belli. Sarebbe bello se si potesse farne uno sceneggiato!

Poi ho letto "Cosmolab", ero curioso di scoprire cosa poteva offrire un racconto del genere, e invece è stato carino anche questo ed è una bella lezione di tolleranza, a volte vorrei che il mondo in cui vivo fosse veramente emancipato ma credo che mancano ancora 1000 anni per raggiungere uno stato culturale avanzato e libero.

Ho letto anche "storia di amore e malavita" e pur di sembrarti noioso mi è piaciuto molto.

Ti saluto e a presto, Luca.

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