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Giovedì, 18 aprile 2013 |
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Ti scrivo per la storia La breve evasione (il sosia). Non so come mai ma la scena della tinozza, mentre il personaggio principale lavava la schiena dell'altro ragazzo, mi ha colpito particolarmente, forse il modo in cui l'hai descritta, non so, sta di fatto che l'avevo chiara in mente come se la vedessi ^_^.
La storia mi è piaciuta, anche se nel punto in cui i ragazzi tornano nei loro ruoli mi è sembrata un po' forzata. Perché mentre Giorgio e Gualtiero sapevano che sarebbero tornati insieme, Giacomo e Lorenzo erano consapevoli che stavano per porre fine alla loro storia, impossibilitati com'erano a vedersi. Mi ha lasciato un po' perplesso la facilità con cui Giorgio abbia rinunciato a cercare una soluzione migliore, certo con il senno del poi hanno fatto bene perché hanno trovato il modo di risolvere i problemi, ma nel momento della rinversione dei ruoli non potevano saperlo.
Cmq interessante anche Timoteo, la sua psicologia anche con tutti i suoi limiti è molto attraente. Ottimo anche lo scontro verbale alla fine del racconto con Giorgio, mi è piaciuta l'alzata di testa di quest'ultimo. Cmq ci sono molte scene interessanti, anche quella in cui sempre Giorgio trova il diario segreto nello scrittoio di Ermanno. Concordo poi con te che per far rendere il suo contributo credibile per il lieto fine, sia stato più funzionale renderlo all'oscuro della parte dello scambio eheh, un segretario del re non l'avrebbe mandata tanto giù ^_^
ok Andrej, un abbraccio
C.A.
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Lunedì, 5 dicembre 2005 |
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Ciao Andrej,
ho scoperto il tuo sito circa due anni fa quasi per caso e dopo aver visto le varie pagine e sezioni (a proposito, complimenti anche per il sito, ci sono cose parecchio interessanti!) mi sono concentrata sui racconti: li ho letti tutti nel giro di alcuni mesi, e in gran parte mi sono piaciuti, alcuni poi li ho trovati davvero bellissimi, posso dirti qualche titolo di quelli che più mi sono piaciuti e a cui sono più "affezionata" ma non sono tutti, perchè altrimenti l'elenco sarebbe lunghissimo, sono davvero parecchi!
:-)
Alcuni di quelli che comunque secondo me sono più belli e che più mi hanno coivolto, commosso ed emozionato sono "Fratelli d'Italia" (tutte e tre le serie) , "Buon Natale, Neil e Norman", "Epistolario", "Il diario di Alain", "Chi deve perdonare", "Akim, Akim...", "Nunc Dimittis", "Cardellino", "Trifoglio nero", "Il giocattolo del Boss", "Morve", "Una fiaba?", "In fuga", "La strana coppia", "La vita inizia a 25 anni", "Dovremmo essere nemici", Il sosia, "Caro Eugenio", "La scelta", "La ricerca", "La gara più difficile", "La ruota della vita", "Memoria", "Viaggio in Nuova Zelanda", "Il guinzaglio", "Pietre sparse", "Figlio per un mese", "Giusto fra le Nazioni", "Amare a Cipro" e "Yakuza", ma come detto sono solo quelli che ricordo un po' meglio al momento, e ce ne sono molti altri che mi piacciono oltre a questi
:-)
a proposito di quei racconti che hai ambientato in Giappone, come ad esempio Yakuza, sai che anche a me piace il Giappone? Sono da qualche anno un'appassionata di anime e manga, ho letto anche qualche libro di scrittori giapponese, ho visto filmati e documentari, letto parecchie cose che riguardano le tradizioni e i loro modi e stili di vita, e quindi sono anche un po' appassionata di quello che è il mondo del sol levante, lo trovo molto affascinante, anche se di certo non lo conosco tanto approfonditamente, nè ci sono mai stata (beato te che ci hai vissuto almeno un po'!)
A questo proposito poi, ho una cosa un po' particolare da raccontarti, anche in relazione alle tue storie: tra i vari generi di manga mi piace anche lo shonen - ai (manga a tematiche
omossessuali disegnati e ideati spesso da autrici donne e rivolti per lo più a un pubblico femminile, quindi non sono veri e propri manga gay, ma credo che questo tu lo sappia) e prima di venire a conoscenza dei tuoi scritti ero più che altro abituata a leggere racconti del genere shonen-ai, in cui anche il rapporto è più che altro tra due ragazzi, piuttosto che uomini, e anche se c'è del sesso, c'è comunque più "miele" per così dire, più romanticismo, le atmosfere spesso sono più quasi da "sogno", poi i protagonisti difficilmente si pongono come veri e propri gay, e a volte il tutto sembra un po' poco reale e concreto: leggere le tue storie invece, anche quelle di fantasia, mi ha fatto entrare in contatto con un altro modo di raccontare e vedere i rapporti tra uomini/ragazzi, un modo che direi più "vero" e a volte anche più "rude" rispetto a quello dei racconti shonen-ai: all'inizio devo confessare che quel tuo modo di scrivere mi ha un po' spiazzato, ma poi col tempo l'ho trovato, come dicevo, spesso più "vero" di molte altre storie del genere shonen-ai, e alcuni dei tuoi scritti mi sono piaciuti anche di più di quelle storie
:-)
Bene, con questo concludo la mia "missiva": spero di non averti annoiato dato che forse ho scritto un po' troppo, un saluto,
Federica
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Giovedì, 14 luglio 2005 |
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Ciao, Andrej
in questi giorni ho letto "la breve evasione (il sosia)". Ti darei un 7.
Il fattore che ha abbassato un po' il voto è stata la conclusione. Troppo rapida, nel senso che si è risolta in poche parole, invece mi sarebbe piaciuto "assistere" all' incontro dei rispettivi amanti, in città e al castello e mi avrebbe fatto piacere un accenno maggiore alla fine che hanno fatto al castello, cioè se si sono sistemati o no.
Tutto qui. Per il resto mi è piaciuto.
Ho anche letto "ti uccido per amore"... Posso solo dire che è bellissimo, è dolce approfondito e intrigante e triste e gioioso mi sono commossa veramente. Non riesco a trovare nessuna critica negativa è veramente bello, penso che non riusciresti a migliorarlo neanche se volessi, non sarebbe più lo stesso, è perfetto così, anche se magari analizzato da un esperto potrebbe non esserlo, ma è proprio questo che lo renderebbe tale.
Buona notte e sogni d'oro
Lucia
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