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Domenica, 17 luglio 2016 |
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Andrej,
mi sarebbe piaciuto essere il protagonista della tua storia "Chipi - 2574 d.C.". Non mi sono mai immedesimato tanto in un personaggio come nel tuo Chipi. Forse perché, come lui, sono riemerso dalle fogne, anche se in senso figurato.
Ma come lui, devo imparare a affrontale la vita con allegria, onestà, astuzia. E anche con amore. Ma in questo momento non ho un boyfriend, forse anche perché si vede subito che non sono di origine italiano. Oh, scopate me ne offrono molti, amore, molto meno.
Però le tue storie mi danno speranza e anche voglia di farmi la mia vita contro tutte le difficoltà. Grazie, Andrej.
DaKa |
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Martedì, 14 maggio 2013 |
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Ciao Andrej,
la tua storia "Chipi - 2574 d.C.", credo che questa sia quella con meno risvolti sessuali, si vede che ti sei concentrato più nello strutturare il mondo in cui Chipi si muove. Anche la storia è più da film di fantascienza cmq fatta molto bene. Il post apocalittico è un genere che mi piace, perché è un foglio in cui si possono scrivere tante cose interessanti. Come il fatto che senza benessere, l'uomo ci mette molto poco a dimenticare diritti e libertà individuali. Cosa che traspare anche nel tuo racconto.
Infatti Chipi oltre a essere analfabeta si muove in un mondo dominato da soprusi e guerre di clan dove la vita del singolo non ha molto valore in sè.
La storia parte con un ritmo più lento per poi prendere sempre più velocità. Dalle azioni e dalle parole di Chipi si capisce subito le sue abilità mentali. Dalle strategie nelle gallerie a come riesce sempre a esser armato con le parole anche quando è disarmato fisicamente, capovolgendo le situazioni a suo favore.
Magari anche io fossi così.
Un esempio della sua capacità di rigirare la frittata che mi ha fatto troppo simpatia può essere il dialogo con il Santo. Quando parlando della possibilità di raccogliere vegetali spiega che le erbe e i frutti possono esser visti come elemosina della natura.
Parlando della trama quindi posso dirti che ci son solo due o tre punti che mi hanno lasciato interdetto.
Il primo è la scena del terremoto. Mi è sembrato un espediente un po' gratuito. Da una parte è vero che i terremoti quando vengono vengono, non aspettano momenti giusti o sbagliati. Però in quel contesto sembra troppo fatto a posta per risolvere il problema di Chipi.
Forti anche alcuni risvolti più riflessivi. In diversi passaggi, certe azioni politiche sembrano essere poco democratiche. Ad esempio l'estromissione degli scienziati in disaccordo con i piani di Chipi per il nuovo mondo. Dalla serie, non siete d'accordo con la maggioranza? allora siete un pericolo e verrete fatti fuori a livello decisionale con tanto di cancellazione dei ricordi...
Inquietante. Anche perché può esser una soluzione (discutibile) una volta. Ma poi questo tipo di azioni generano ubbidienza per terrore da parte di chi resta. Nelle votazioni successive pur di mantenere la memoria saranno tutti d'accordo anche se non lo sono.
Simpatico poi il fatto che il sistema tecnologico CCIAA proponga di usare il culto delle Guide, quindi un movimento che si affida alla fede, come strumento per i suoi piani di logica. Ha un nonsoché di paradossale ma è affascinate come cosa.
Un abbraccio
Alessio
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Venerdì, 1 luglio 2011 |
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"i dinosauri sono duri a morire": io ho odiato i genitori per tutto il racconto... se avessi pensato come di usare il treno forse non sarei sopravvisuto: ho tentato il suicidio un anno e mezzo fa, e ancora adesso ne pago le conseguenze... solo alla fine mi hai fatto comprendere cosa vuol dire pentirsi e perdonare... l'amore trionfa sempre su tutto...
"il frate e il mercenario" mi è piaciuto perchè contrappone l'amore con la violenza, un portatore di morte può amare... (eccitante come puniscie il capo dei frati davanti a tutti)
"Chipi - 2574 d.C." è fantastico vorrei essere stato al posto suo, posseduto da un guerriero... e la sua salita d'importanza grazie all'ntelletto e all'amore che aveva (quì la fine è stata frettolosa a mio parere..)
"carro dei guitti" mi sono immedesimato nel personaggio, come lanciarsi nell'avventura, è fantastico e imparare ad arrangiarsi con quello che si trova...
"chaki il moro" molto triste ma al tempo stesso eccitante direi. il lieto fine smorza la tenzione per fortuna, perchè sembrerebbe che niente gli vada bene...
"cardellino" è triste... ma eccitante allo stesso tempo... sembra che la sua vita non possa essere felice... eppure rimane puro e felice (se non ricordo male) ma come sempre il lieto fine salva il racconto (bravo!) come vorrei essere vissuto nel suo villaggio
"il giocattolo del boss" è particolare (avrei voluto essere io il giocattolo) come si è sacrifcato per la sua famiglia. riesci a trovare la soluzione per ogni problema... coinvolgente
ora non ho più tempo... (sono molti in effetti) continuerò la prossima settimana e se ti va cercherò di essere più specifico così ti farai un'idea migliore...
a presto
il tuo ammiratore
dani
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Mercoledì, 28 luglio 1999 |
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Sei mitico!!!
La tua opera, nel complesso, è monumentale e unica nel suo genere. So che vuoi commenti dettagliati, ma ti confesso che mi sono buttato nella lettura dei tuoi scritti in modo un po' frammentario e casuale (ma questo è dovuto a problemi miei). Ho letto soprattutto, finora, "Dovremmo essere nemici" e "Il giocattolo del boss", che ho trovato ben equilibrati nel linguaggio e ben dosati nella storia, con punte molto eccitanti nei passaggi più "perversi" (spesso ho utilizzato questi punti per masturbarmi: spruzzavo sperma leggendo le tue parole).
Trovo meno eccitanti le parti i cui descrivi storie d'amore e rapporti che filano lisci (ma questo pu anche essere dovuto al fatto che la mia fantasia si scatena con ci che pi si allontana dalla "normalità" dei sentimenti: sopraffazione, dominio, violenza, seduzione, corruzione...)
Ho in programma di leggere sistematicamente "Chipi" e "Traffico infame".
Grazie per la tua costanza e il tuo talento. Continua a produrre!!!!
Apollodoro
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