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Giovedì, 26 marzo 2015 |
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ho finito di leggere "Malgré Tout". Una cosa che mi piace nei tuoi racconti, è che spesso tu metti insieme gente che di solito si considera nemica, o per nazionalità, o per razza, o per religione e così via.
Per molti aspetti, tu hai una anima per così dire orientale, come sono io, almeno di origine, anche se di cultura mista. Ma che io sono di cultura mista, mi piace, perché se da una parte a volte sono discriminato, questa cultura mista mi fa capace di capire di più gli altri.
Non ultima cosa, leggendo le tue storie sto anche imparando meglio l'italiano, una bellalingua che amo.
DaKa |
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Domenica, 1 settembre 2013 |
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Caro Andrej,
"Malgré Tout" mi è piaciuto proprio tanto. Non sono d'accordo come hanno scritto Mario e T., che è strano che un contadino conosce un po' di latino: chi ha la mia età (io ho 83 anni) quando le messe erano tutte in latino, si ricorda di sicuro come i chierchetti imparavano le risposte della messa che non erano ripetute a pappagallo, ma, se il prete era in gamba, che sapevamo cosa significavano, anche i ragazzini che avevano a mala pena fatto le elementari.
Comunque, al di là di questa polemica, la storia l'ho trovata molto tenera, e mi pare che a te piacciono le storie che mettono insieme due che dovrebbero essere nemici e li fai innamorare. Mi piace! Anche perché lo sai descrivere molto bene
Diego |
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Venerdì, 04 giugno 2010 |
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Ciao Andrej,
questo è il mio commento sul romanzo (Malgré Tout) che ho appena finito di leggere. La narrazione è fluida e la trama quasi coerente, mi è piaciuto tantissimo il tema della incomunicabilità: Jacques e Kurt riescono a raggiungere un piano al di là della semantica e sintassi, riuscendo "malgrado tutto" a superare le barriere culturali e sentimentali imposte dalle circostanze. Però, ma sono sicuro che mi perdonerai, due contadini che sanno il latino è abbastanza incredibile!
Ora sorge un quesito: sappiamo dalla narrazione che dalla pubertà Jacques aveva da subito manifestato il suo esclusivo interesse verso il proprio sesso, invece sono convinto che Kurt abbia vissuto un dissidio interiore. Forse mi sarei soffermato maggiormente nella narrazione su questo aspetto, accompagnando per mano Kurt nel suo percorso sentimentale nel mutare i sentimenti verso Jacques. Anche la relazione con Helga, personalmente, l'avrei narrata di più, alla fine dei conti non si è capito chi abbia usato chi.
Per quanto riguarda, invece, lo scioglimento finale, devo dire una piccola (spero costruttiva) critica, sinceramente non mi è piaciuto il cliché (devo dire abusato), delle "monete d'oro" et similia, e il fatto che l'epilogo si svolga in un solo capito. Non c'è proporzione fra intreccio e scioglimento finale.
Per mio gusto personale avrei certamente preferito un finale più narrato e sviluppato, così com'è scritto, invece, pare concluso di fretta, senza soffermarsi nella narrazione puntuale come è stata sviluppata nella prima metà del romanzo. Forse una narratore ominiscente avrebbe potuto aiutare nella narrazione ma forse il prezzo da pagare nel perdere la narrazione in prima persona sarebbe stato troppo alto.
Ad ogni modo, nel globale è un storia interessante ambientato in un periodo veramente interessante, con un intreccio ottimo e uno scioglimento discreto.
Grazie della storia!
T.
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Sabato, 16 dicembre 2006 |
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Caro Andrej,
ho letto tutto lo scaffale 15°. Per me il più bello e il più emozionante è "il bel ragazzo" l'ho già letto 4 volte. Ed ogni volta non riesco a trattenere le lacrime. l'amore di Serafino per Raffaele è stupendo e l'amico Emiliano è fantastico personaggio chiave e travolgente. Congratulazioni per una trama molto bella, che tocca profondamente il cuore. Il racconto è stupendo in tutti i capitoli, sei molto creativo e pieno di sorprese, non so come fai a creare storie così belle e toccanti.
Andrej ti voglio un bene dell'anima. I tuoi scritti allietano le mie giornate, trascorro ore ed ore leggendo i tuoi racconti. Molti li ho letti 5, 6 volte e ogni volta mi hanno commosso. Quelli che mi hanno toccato più di tutti sono:
"Nunc Dimittis", "Buon Natale, Neil e Norman", "Oro incenso e mirra", "Sei interviste - Allan Robert Irvingson", "Malgré Tout", "I cavalieri di sant'Andrea", "Incontri romeni", "Il ragazzo padre", "Il paggio, il conte il cavaliere".
Quando non ho nulla da leggere rileggo quelli che mi hanno toccato di più. Grazie Andrej per i tuoi meravigliosi scritti. Spero che qualche regista ne metta in cantiere qualcuno, le storie sono meravigliose.
Ti abbraccio con infinita riconoscenza
Carmelo.
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Venerdì, 25 novembre 2005 |
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Ciao Andrej!
Posso darti del tu?
Ho appena finito di leggere "Ragazzo Padre"... veramente bello! Davvero! come tutti i tuoi racconti che avevo letto... sia come è stato scritto... sia quello ke racconti, sia come lo racconti! :-)
Di cose negative non ce ne sono...
Forse mi sarebbe solo piaciuto ke tutto fosse andato tutto bene da subito... ma ovviamente se fosse stato così che racconto sarebbe stato? :-)
Solo un appunto... magari cambiare le 50mila lire con 50€ ... ma è solo perchè adesso mi suona strano... (ho visto ke lo hai scritto a gennaio) tutto qui!
Cmq quello ke mi piace di più è come mescoli il sesso e l'amore... di solito ci si occupa o solo dell'uno o solo dell'altro... invece tu li affronti insieme benissimo! e poi in generale nei racconti gay l'amore è sempre messo un po' da parte, ma non nei tuoi: ricopre spesso (per non dir sempre) un ruolo centrale...
Il racconto che mi è piaciuto di più (almeno fino ad ora) è "Malgré tout", quello dei due soldati nemici che si innamorano ... per me è davvero formidabile! l'ho letto già 3 volte e io non sono in generale un amante della rilettura... :-) mi ha fatto sorridere, commuovere...
Non credo di riuscire bene a fare complimenti... comunque apprezzo veramente quello che fai e spero che lo continuerai a fare!
Ciao!!!!
Mirko.
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