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1 Lunedì, 6 giugno 2016 1 6 1
1 Ciao Andrej,

mi è piaciuto il tuo romanzo "la gara più difficile" che affronta il fatto di essere gay nel mondo dello sport. Un mondo (a mio parere) pieno di ipocrisia, in cui ancora nessuno (o troppo pochi) hanno avuto il coraggio di fare il coming out.

Questa è una storia (molto) triste, ma come al tuo solito, con un riscatto finale. E poi è una storia con diverse figure (secondarie), messe lì (al momento adatto) per far progredire e dare spessore alla storia di fondo.

Più di uno dei tuoi lettori ti ha detto che i finali erano troppo improvvisi, che avrebbero voluto sapere che cosa capitava in seguito. Ma a me pare evidente che a te interessa (solitamente) vedere come una coppia arriva all'amore. E poi? e poi magari si lasciano, o magari vivono assieme felici per cento anni, ma questa (almeno per te) è un'altra storia. E io sono d'accordo (con te).

Viky

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1 Mercoledì, 21 gennaio 2015 1 5 1
1 Caro Andrej,

"la gara più difficile" è uno dei tuoi romanzi che mi è piaciuto di più! Oltre alla bella storia dell'innamoramento fra l'atleta e il suo coach, e ai problemi che questo costa loro, hai disegnato altre belle figure di contorno che rendono la storia molto piacevole da leggere. Non ultimi la vecchietta che dà rifugio al coach quando è assediato dai giornalisti e il frate che lo aiuta quando è un relitto d'uomo.

Purtroppo, specialmente nel mondo dello sport, essere "frocio" è ancora qualcosa che non è accettato, tanto che un allenatore di calcio ha avuto il coraggio di affermare che lui non ha mai conosciuto un atleta gay! Che grossa palla! Io ho avuto una breve relazione con un giocatore della serie A e lui mi ha detto di non essere il solo, anche se non mi ha fatto nomi...

Ciao, Lele

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1 Venerdì, 25 ottobre 2013 1 4 1
1 Nelle pagine 45 e 46 del tuo racconto "la gara più difficile", hai descritto il loro primo approccio con una potenza sensuale da togliere il fiato!

Conosco il mondo sportivo e in particolare gli ambienti del Calcio, e da come hai scritto il racconto sembra che anche tu lo conosci!

Dopo i "Fratelli d'Italia" questo è il racconto che più mi piace perché è il mio mondo ed è molto, molto simile a ciò che hai raccontato.

Luca.

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1 Sabato, 12 agosto 2006 1 3 1
1 Tutte le storie che finora ho letto mi sono piaciute veramente tanto... alcune mi hanno addirittura fatto piangere!
Finora ho letto: io, il figlio del presidente - dovremmo essere nemici - racconti di spiaggia - la casa dei maschi - la gara più difficile - l'eredità - memoria (è quello che mi ha fatto piangere) - sorpresa - il ragazzo albanese - il primo "no" di fabrizio - amore di padre.

So che sono solo un piccola parte di tutti quelli che hai scritto (praticamente l'equivalente di uno "scaffale") e non so se riuscirò a leggere l'intera collezione ma visti questi posso dirti che sicuramente mi piaceranno anche gli altri! molto ben fatti, non pesanti nella lettura e accurate le scene di sesso...
;-)
veramente bravo!

sappi che sono con te in ogni racconto che scriverai! sei forte! auguro un felice futuro sempre insieme tu e Matt!

Joshua

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1 Giovedì, 22 giugno 2006 1 2 1
1 Ciao Andrej,

Ho finito di rileggere i racconti dello scaffale 7: La gara più difficile - Anche nello sport vive l'amore gay. Bellissimo, malgrado certe parentesi tristi dovute all'ipocrita perbenismo di certi ambienti.

Alla prossima, Mario

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1 Lunedì, 5 dicembre 2005 1 1 1
1 Ciao Andrej,

ho scoperto il tuo sito circa due anni fa quasi per caso e dopo aver visto le varie pagine e sezioni (a proposito, complimenti anche per il sito, ci sono cose parecchio interessanti!) mi sono concentrata sui racconti: li ho letti tutti nel giro di alcuni mesi, e in gran parte mi sono piaciuti, alcuni poi li ho trovati davvero bellissimi, posso dirti qualche titolo di quelli che più mi sono piaciuti e a cui sono più "affezionata" ma non sono tutti, perchè altrimenti l'elenco sarebbe lunghissimo, sono davvero parecchi!
:-)
Alcuni di quelli che comunque secondo me sono più belli e che più mi hanno coivolto, commosso ed emozionato sono Fratelli d'Italia (tutte e tre le serie) , Buon Natale, Neil e Norman, Epistolario, Il diario di Alain, Chi deve perdonare, Akim, Akim..., Nunc Dimittis, Cardellino, Trifoglio nero, Il giocattolo del Boss, Morve, Una fiaba?, In fuga, La strana coppia, La vita inizia a 25 anni, Dovremmo essere nemici, Il sosia, Caro Eugenio, La scelta, La ricerca, La gara più difficile, La ruota della vita, Memoria, Viaggio in Nuova Zelanda, Il guinzaglio, Pietre sparse, Figlio per un mese, Giusto fra le Nazioni, Amare a Cipro e Yakuza, ma come detto sono solo quelli che ricordo un po' meglio al momento, e ce ne sono molti altri che mi piacciono oltre a questi :-)
a proposito di quei racconti che hai ambientato in Giappone, come ad esempio Yakuza, sai che anche a me piace il Giappone? Sono da qualche anno un'appassionata di anime e manga, ho letto anche qualche libro di scrittori giapponese, ho visto filmati e documentari, letto parecchie cose che riguardano le tradizioni e i loro modi e stili di vita, e quindi sono anche un po' appassionata di quello che è il mondo del sol levante, lo trovo molto affascinante, anche se di certo non lo conosco tanto approfonditamente, nè ci sono mai stata (beato te che ci hai vissuto almeno un po'!)

A questo proposito poi, ho una cosa un po' particolare da raccontarti, anche in relazione alle tue storie: tra i vari generi di manga mi piace anche lo shonen - ai (manga a tematiche omossessuali disegnati e ideati spesso da autrici donne e rivolti per lo più a un pubblico femminile, quindi non sono veri e propri manga gay, ma credo che questo tu lo sappia) e prima di venire a conoscenza dei tuoi scritti ero più che altro abituata a leggere racconti del genere shonen-ai, in cui anche il rapporto è più che altro tra due ragazzi, piuttosto che uomini, e anche se c'è del sesso, c'è comunque più "miele" per così dire, più romanticismo, le atmosfere spesso sono più quasi da "sogno", poi i protagonisti difficilmente si pongono come veri e propri gay, e a volte il tutto sembra un po' poco reale e concreto: leggere le tue storie invece, anche quelle di fantasia, mi ha fatto entrare in contatto con un altro modo di raccontare e vedere i rapporti tra uomini/ragazzi, un modo che direi più "vero" e a volte anche più "rude" rispetto a quello dei racconti shonen-ai: all'inizio devo confessare che quel tuo modo di scrivere mi ha un po' spiazzato, ma poi col tempo l'ho trovato, come dicevo, spesso più "vero" di molte altre storie del genere shonen-ai, e alcuni dei tuoi scritti mi sono piaciuti anche di più di quelle storie :-)
Bene, con questo concludo la mia "missiva": spero di non averti annoiato dato che forse ho scritto un po' troppo, un saluto,

Federica

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