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Mercoled', 21 ottobre 2015 |
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Ciao Andrej,
credo che a molti di noi sarebbe piaciuto sorprendere in casa un ladro come quello che descrivi nel romanzo "Il ladro derubato". Un sogno proibito, purtroppo.
Hai desritto molto bene la figura di Sebastiano (il ladruncolo) tanto che in realtà questa è più che altro la storia di Sebastiano. Ma come al tuo solito, più che descriverlo ce ne hai fatto scoprire a poco a poco, oltre all'aspetto, la personalità, soprattutto grazie a come parlava e quello che diceva.
Quello che all'inizio pareva più il classico teppistello di quartoiere, si è poi rivelato un ragazzo bono e sensibile. E il vero miracolo è che il derubato, al di là della sua legittima rabbia, si sia poi accorto del valore del ragazzo. Bene, bravo Andrej!
Bruno |
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Martedì, 2 aprile 2013 |
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Andrej,
Nel bel racconto "Il ladro derubato" mi è piaciuta da matti la figura di Sebastiano, il bel ladruncolo: lo descrivi talmente bene che sembra di vederlo. Sì, una bella storia, breve ma intensa. Una storia con due soli personaggi, tutta focalizzata su loro, perciò particolarmente intensa.
Come dici tu a un certo punto: due solitudini, possono completarsi a vicenda? Credo di sì, se c'è anche amore o almeno attenzione verso i bisogni dell'altro/a, ma certamente no se ognuno pensa solo a colmare la propria solitudine. Le tue storie, pur descrivendo anche gli incontri sessuali, sono tutte incentrate sull'importanza dell'amore: grazie, è giusto e bello.
Davide |
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Martedì, 27 agosto 2002 |
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^_^ Mi scuso in anticipo per non riuscire ad essere distaccata in questa mail con cui vorrei riuscire a esprimerti tutto il mio: compiacimento, non che apprezzamento, per non dire vero amore per i tuoi scritti... ti confesso di averli scoperti da soli 3 giorni, ma da allora vi ho dedicato quasi tutto il mio tempo libero e non puoi immaginare con che piacere.
Per adesso ho letto 4 storie:
1 - "Lezione di vita" che ho trovato divertente, ma... come dire, sarà perchè son femminuccia e non son mia riuscita a capire tutti quei "problemi" non che manie riferite a... (alla Benigni "sventrapapere), quindi, visti i continui riferimenti a dimensioni, lunghezze, enormi aste e roba varie.... ^-^ confesso che, al divertimento per la strana vicenda si è unito un leggero fastidio (sicuramente tutto femminile) per quel continuo martellar di "carnose aste" (-_- mi rendo conto che con un simile linguaggio la mia femminilità è ridotta a zero, ma... la chiarezza innanzi tutto -_^)
Poi ho letto, come 2 - racconto, "Buon Natale, Neil e Norman" che ho trovato bellissima: dolce, romantica, calda... il mio genere in definitiva; ho amato profondamente Norman (che è di un caruccio esagerato) ed ho troppo apprezzato Neil (l'amico che tutte vorrebbero... -_- ve ne fossero in giro... confesso di essere pure stata un attimino invidiosa di questo per la sua: disponibilità, per il suo altruismo e gentilezza... tutte qualità che pure io vorrei possedere caspiterozzola... >__< ma ora mi impegno per ottenerle;
Il 3 - è stato "Un ladro derubato"... ^__^ come dire: "un originale modo di vendicarsi di un 'inopportuno' ladruncolo"... purche questo sia avvenente come lo è Sebastiano, chi non cadrebbe in tentazione!?, troppo carino poi il modo di farlo parlare (Sebastiano) quando va a confessare il suo "apprezzamento" per quel che è capitato a Massimo, tutti quei "Voglio dire" e quegli "Ecco" tipici di chi è imbarazzato (capita sempre anche a me);
Il 4 - ed ultimo (ma solo in questo preciso momento, colmerò presto la lacuna data dall'ignoranza di tutto il resto) è stato "La vita inizia a 25 anni" che è bellissssssimo: è di un dolce, di un sentito, di un infinitamente romantico... per poco non mi son messa pure io a piangere con jacques quando a visto il suo alain "scopare" con quel tipo, per non parlare poi dell'emozione nel capire l'interesse di alai per quello sconosciuto scrittore mentre leggeva "il mio ragazzo" intuendo, ma non credendo che quel paul potesse essere lui e poi le ricerche e finalmente l'incontro, le paure di jacques e poi finalmente assieme... che caruccia!
A questo punto, dopo una stressossissima lettera (bastava un "Mi complimento con lei per i suoi lavori messi così a gentile disposizione di chiunque sia interessato a leggere, ed io interessatissima la ringrazio e le esprimo il mio profondo apprezzamento!"... ma mica sono un ghiacciolo ed una lettere così, se fossi scrittrice, mi lascerebbe un tantino delusa) ti saluto, augurandoti "Lunga vita e prosperità" o "In bocca al lupo" (se si preferisce) per tutto quello che: hai fatto, stai facendo o farai.
Salutoni e baci dalla Moku.
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