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Venerdì, 19 febbraio 2016 |
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Gentile signor Andrej,
devo dirle che nel suo romanzo "Lezione di vita" mi ha un po' sorpreso che un tutore dell'ordine approfittasse così dei ragazzetti del paese. Lei, come al suo solito, non da giudizi, descrive dei fatti e lascia al lettore giudicare. Ma se lezione di vita vi è stata, non è quella che il capitano impartisce al ragazzo, ma quella dell'amore che unisce i due ragazzi, a mio parere.
È vero che il capitano ha una sua, per altro criticabile, forma di rispetto per i ragazzi, e che poi li aiuta anche a lasciare il paese per poter vivere la loro relazione in santa pace... In breve, alla fine del racconto la mia critica nei confronti del bel capitano, pur sempre presente, si è alquanto attenuata.
Angelo |
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Martedì, 27 agosto 2002 |
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^_^ Mi scuso in anticipo per non riuscire ad essere distaccata in questa mail con cui vorrei riuscire a esprimerti tutto il mio: compiacimento, non che apprezzamento, per non dire vero amore per i tuoi scritti... ti confesso di averli scoperti da soli 3 giorni, ma da allora vi ho dedicato quasi tutto il mio tempo libero e non puoi immaginare con che piacere.
Per adesso ho letto 4 storie:
1 - "Lezione di vita" che ho trovato divertente, ma... come dire, sarà perchè son femminuccia e non son mia riuscita a capire tutti quei "problemi" non che manie riferite a... (alla Benigni "sventrapapere), quindi, visti i continui riferimenti a dimensioni, lunghezze, enormi aste e roba varie.... ^-^ confesso che, al divertimento per la strana vicenda si è unito un leggero fastidio (sicuramente tutto femminile) per quel continuo martellar di "carnose aste" (-_- mi rendo conto che con un simile linguaggio la mia femminilità è ridotta a zero, ma... la chiarezza innanzi tutto -_^)
Poi ho letto, come 2 - racconto, "Buon Natale, Neil e Norman" che ho trovato bellissima: dolce, romantica, calda... il mio genere in definitiva; ho amato profondamente Norman (che è di un caruccio esagerato) ed ho troppo apprezzato Neil (l'amico che tutte vorrebbero... -_- ve ne fossero in giro... confesso di essere pure stata un attimino invidiosa di questo per la sua: disponibilità, per il suo altruismo e gentilezza... tutte qualità che pure io vorrei possedere caspiterozzola... >__< ma ora mi impegno per ottenerle;
Il 3 - è stato "Un ladro derubato"... ^__^ come dire: "un originale modo di vendicarsi di un "inopportuno" ladruncolo"... purche questo sia avvenente come lo è Sebastiano, chi non cadrebbe in tentazione!?, troppo carino poi il modo di farlo parlare (Sebastiano) quando va a confessare il suo "apprezzamento" per quel che è capitato a Massimo, tutti quei "Voglio dire" e quegli "Ecco" tipici di chi è imbarazzato (capita sempre anche a me);
Il 4 - ed ultimo (ma solo in questo preciso momento, colmerò presto la lacuna data dall'ignoranza di tutto il resto) è stato "La vita inizia a 25 anni" che è BELLISSSSSSIMO: è di un dolce, di un sentito, di un infinitamente romantico... per poco non mi son messa pure io a piangere con Jacques quando a visto il suo Alain "scopare" con quel tipo, per non parlare poi dell'emozione nel capire l'interesse di Alai per quello sconosciuto scrittore mentre leggeva "Il mio ragazzo" intuendo, ma non credendo che quel Paul potesse essere lui e poi le ricerche e finalmente l'incontro, le paure di Jacques e poi finalmente assieme... che caruccia!
A questo punto, dopo una stressossissima lettera (bastava un "Mi complimento con lei per i suoi lavori messi così a gentile disposizione di chiunque sia interessato a leggere, ed io interessatissima la ringrazio e le esprimo il mio profondo apprezzamento!"... ma mica sono un ghiacciolo ed una lettere così, se fossi scrittrice, mi lascerebbe un tantino delusa) ti saluto, augurandoti "Lunga vita e prosperità" o "In bocca al lupo" (se si
preferisce) per tutto quello che: hai fatto, stai facendo o farai.
Salutoni e baci dalla Moku.
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