ho letto il tuo romanzo Un fiero furosha e noto che molti sono ambientati in Giappone, e siccome io sono di origine coreana, anche se di seconda generazione, mi sento particolarmente coinvolto.
Qui affronti il problema dei rifiuti della società, voglio dire non la spazzatura ma gli uomini che la società emargina, come spesso fa con noi che siamo emigrati in una diversa cultura. E ne approfitti per dirci che sono uomini come noi, che meritano rispetto.
Mi sembra evidente che tu conosci a fondo la cultura giapponese, e che ne sei un ammiratore. Io non la conosco, ma sento che ha alcune affinità con quella delle mie origini. Anche se ora sono un ragazzo di cultura molto mista.
DaKa
Giovedì, 8 maggio 2014
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Ciao Andrej,
ho letto la novella Un fiero furosha e ti devo dire che mi è piaciuta tantissimo. Sarà perché sono innamorato del Giappone, che dimostri di conoscere a fondo, sarà perché descrivi un difficile amore che alla fine si realizza, non so... ma ti devo ringraziare per una novella così piacevole, bellissima.
Ho anche amato la figura di nonno Akiba, un vecchio barbone saggio attaccato da teppistelli delle famiglie "per bene". Purtroppo simili cose accadono anche qui da noi. Bella anche la figura del medico barbone che si occupa degli altri diseredati. Bella nonostante il suo errore iniziale. Tu sai far perdonare anche le debolezze umane. Ma d'altronde, chi è senza peccato scagli la prima pietra.
Claudio
Martedì, 29 agosto 2006
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Caro Andrej,
I miei commenti sui racconti dello scaffale 9:
Un fiero furosha - C'è da pensare: è bello essere furosha, anche se non capisco molti termini, come quello dei nove yen...
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