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Venerdì, 3 giugno 2016 |
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Che dolcezza la tua storia "il mercenario e il frate"!
Da una storia di quasi stupro, attraverso una storia di violenze, tu ci fai arrivare a una tenera storia di amore. Tutti i personaggi di questa storia, dai protgonisti alle comparse, sono persone assai reali, vere, e in bene e in male. E come in tante altre tue storie, anche qui ci fai concludere che non dobbiamo mai giudicare.
A me ha emozionato moltissimo quando Augustin imbraccia il mitragliatore per salvare il suo amante e poi crolla in pianto: questo ha fatto di lui in vero uomo, completo, sia nel difendere il suo amato, sia poi nel crollo psicologico per avere ucciso nonostante la sua fede anti-violenza. Sei davvero eccezionale, Andrej.
Mi è piaciuta anche quando Augustin da l'assoluzione alla vecchietta. o la predica sul mercenario morto che aveva tentato di stuprarlo. E mille altri particolari, come il fiore sulla tomba del mercenario ucciso. Come il nome di Neil paragonato alla campanella della messa. Come al tuo solito riempi i tuoi racconti di mille particolari che rendono i testi racconti di verità, che ti fanno dimenticare che sono frutto della fantasia.
Maria |
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Mercoledì, 30 luglio 2014 |
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Caro Andrej,
lasciati dire che sei uno scrittore formidabile, bravissimo e che mi incanti con tutte le tue (numerosissime) storie. Ho visto che le hai scritte in un arco di più di venti anni, e che hai conservato lungo tutto questo arco di tempo, una freschezza notevolissima.
Una delle storie che ho amato di più è "il mercenario e il frate" in cui secondo me hai superato te stesso. Neil e Augustin sono due bellissimi personaggi, e il loro amore permette a Neil di tornare a una vita normale e bella. Comunque mi piace molto quando Augustin, per amore, dimentica per un attimo il suo principio di non violenza, per salvare colui che ama. Questo fa di lui una persona "vera". Bravissimo!
Ciao, Lele |
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Venerdì, 1 luglio 2011 |
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"i dinosauri sono duri a morire": io ho odiato i genitori per tutto il racconto... se avessi pensato come di usare il treno forse non sarei sopravvisuto: ho tentato il suicidio un anno e mezzo fa, e ancora adesso ne pago le conseguenze... solo alla fine mi hai fatto comprendere cosa vuol dire pentirsi e perdonare... l'amore trionfa sempre su tutto...
"il mercenario e il frate" mi è piaciuto perchè contrappone l'amore con la violenza, un portatore di morte può amare... (eccitante come puniscie il capo dei frati davanti a tutti)
"chipi" è fantastico vorrei essere stato al posto suo, posseduto da un guerriero... e la sua salita d'importanza grazie all'ntelletto e all'amore che aveva (quì lafine è stata frettolosa a mio parere..)
"carro dei guitti" mi sono immedesimato nel personaggio, come lanciarsi nell'avventura, è fantastico e imparare ad arrangiarsi con quello che si trova...
"chaki il moro" molto triste ma al tempo stesso eccitante direi. il lieto fine smorza la tenzione per fortuna, perchè sembrerebbe che niente gli vada bene...
"cardellino" è triste... ma eccitante allo stesso tempo... sembra che la sua vita non possa essere felice... eppure rimane puro e felice (se non ricordo male) ma come sempre il lieto fine salva il racconto (bravo!) come vorrei essere vissuto nel suo villaggio
"il giocattolo del boss" è particolare (avrei voluto essere io il giocattolo) come si è sacrifcato per la sua famiglia. riesci a trovare la soluzione per ogni problema... coinvolgente
ora non ho più tempo... (sono molti in effetti) continuerò la prossima settimana e se ti va cercherò di essere più specifico così ti farai un'idea migliore...
a presto
il tuo ammiratore
dani
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Mercoledì, 25 maggio 2011 |
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3 |
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Salve.
Parto dal racconto che mi è piaciuto più di tutti: "Il ragazzo padre". Mi è piaciuto tutto dall'inizio alla fine, l'ho trovato di una dolcezza estrema e ho apprezzato molto il modo in cui si descrive la vita di due uomini che allevano un figlio (sono una sostenitrice dei matrimoni gay e vorrei tanto che il governo italiano permettesse l'adozione da parte di coppie gay di adottare figli).
"L'ombra del divo": ho trovato estremamente realistico il dolore di Patrick, la sua fragilità e le sue paure dopo la violenza sessuale.
"La strana coppia": ho apprezzato tantissimo il punto in cui si descrive il dolore di Stefano quando ricorda il compagno morto e la sensazione che prova dopo aver fatto l'amore con Maurizio....."Stanotte ho capito che non sono io ad essere morto con Carlo ma che è lui a continuare a vivere con me. In me." Bellissima frase!!!!!!
"Il portinaio": straziante la descrizione di Fausto quando fa coming out in
famiglia, toccante la storia dei due adolescenti che si amano e rischiano di essere scoperti ma poi sono aiutati da Fausto. L'unica cosa che ho trovato un po' noiosa è tutta la parte filosofica con Serse quando discutono sull'arte di vivere.
Alcuni racconti non sono proprio riuscita a leggerli come ad esempio "La libera comune di Silvana"... dopo il terzo capitolo ho dato forfait perchè non ci capivo nulla. Troppo complicato.
Nel racconto "La certosa di Montsabot" avrei preferito che la storia si incentrasse maggiormente tra Roland e Serge.
Altri racconti che mi sono piaciuti molto sono:
"Il mercenario e il frate"
"Figlio per un mese"
"La vita inizia a 25 anni"
"Oro incenso e mirra"
"Per abito un tatuaggio"
"La famiglia Stone"
"Il bel ragazzo": mi piace moltissimo come viene trattato il tema delle marchette descrivendoli quasi in modo affettuoso, evidenziado le difficoltà e senza disprezzarli come comunemente fanno tutti. (anche nel racconto "Figli di puttana")
"La curva del collo"
"Papà e mamma": ho trovato fantastico il fatto che i due genitori accettassero l'amore tra i due figli e gli mettessero a disposizione una camera da letto tutta per loro.
In ultimo ma non per importanza volevo parlare del racconto di "Mar Swooney". Bellissimo è dire poco!! Mi ha ricordato tantissimo i libri di Marion Zimmer Bradley.
Ancora complimenti e spero che la sua "vena" si possa risvegliare presto perchè leggere i suoi racconti è veramente piacevole. Le confesso che in alcuni ho pianto tantissimo per l'emozione che mi ha saputo trasmettere.
Un caloroso saluto
Gianna
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