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1 Venerdì, 27 luglio 2016 1 5 1
1 Andrej,

tu mi hai fatto innamorare di Guillermo, il protagonista del tomanzo Il guinzaglio. A parte la lunga introduzione prima che Guillermo compaia, che credo che serve per inquadrare la figura dell'altro protagonista, che poi salverà Giullarmo da una vita di miseria, da quando compare il ragazzo, diventa lui il protagonista vero.

Dio che tristezza la vita del ragazzo che quando penso alla mia, in confronto io sono immerso nella fortuna, non dovrei mai lamentarmi. Ah, io non conoscevo la storia di Mowgli, così sono andato in biblioteca e ho preso in prestito il Libro della Giungla. E ho capito il bel parallelo che tu fai fra Mowgli e Giullermo. Bello!

Ti voglio tranto bene, Andrej, perché anche tu, con i tuoi racconti, mi stai facendo guarire dalle brutture che ci sono state nella mia vita, anche se non paragonabili a quelle del povero Guillermo
DaKa

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1 Giovedì, 12 giugno 2014 1 4 1
1 Carissimo Andrej,

che racconto meraviglioso e pieno di tenerezza è Il guinzaglio con la storia di Guillermo. Quel povero ragazzo violentato da pedofili e da sadici, trova chi lo sa guarire dalle sue brutte ferite. Purtroppo simili storie accadono davvero.

Molto bello il parallelo fra Guillermo e Mowgly che impara il linguaggio degli uomini e così esce dalla giungla. E mi piace anche l'episodio del bicchiere rotto. ma tutta la storia è bellissima, e il tenero processo di guarigione, che permette a Guillermo di fiorire.

Ti amo, Andrej.
Riccardo

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1 Giovedì, 7 settembre 2006 1 3 1
1 Caro Andrej,

I miei commenti sui racconti dello scaffale 10:

Il guinzaglio - Fortunato Guillermo! Ma a volte mi veniva la pelle d'oca per tutto quello che aveva dovuto passare! Ad ogni modo è tutto bene quel che finisce bene...

Un saluto, Mario

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1 Lunedì, 5 dicembre 2005 1 2 1
1 Ciao Andrej,

ho scoperto il tuo sito circa due anni fa quasi per caso e dopo aver visto le varie pagine e sezioni (a proposito, complimenti anche per il sito, ci sono cose parecchio interessanti!) mi sono concentrata sui racconti: li ho letti tutti nel giro di alcuni mesi, e in gran parte mi sono piaciuti, alcuni poi li ho trovati davvero bellissimi, posso dirti qualche titolo di quelli che più mi sono piaciuti e a cui sono più "affezionata" ma non sono tutti, perchè altrimenti l'elenco sarebbe lunghissimo, sono davvero parecchi!
:-)
Alcuni di quelli che comunque secondo me sono più belli e che più mi hanno coivolto, commosso ed emozionato sono Fratelli d'Italia (tutte e tre le serie), Buon Natale, Neil e Norman, Epistolario, Il diario di Alain, Chi deve perdonare, Akim, Akim..., Nunc Dimittis, Cardellino, Trifoglio nero, Il giocattolo del Boss, Morve, Una fiaba?, In fuga, La strana coppia, La vita inizia a 25 anni, Dovremmo essere nemici, Il sosia, Caro Eugenio, La scelta, La ricerca, La gara più difficile, La ruota della vita, Memoria, Viaggio in Nuova Zelanda, Il guinzaglio, Pietre sparse, Figlio per un mese, Giusto fra le Nazioni, Amare a Cipro e Yakuza, ma come detto sono solo quelli che ricordo un po' meglio al momento, e ce ne sono molti altri che mi piacciono oltre a questi :-)
a proposito di quei racconti che hai ambientato in Giappone, come ad esempio Yakuza, sai che anche a me piace il Giappone? Sono da qualche anno un'appassionata di anime e manga, ho letto anche qualche libro di scrittori giapponese, ho visto filmati e documentari, letto parecchie cose che riguardano le tradizioni e i loro modi e stili di vita, e quindi sono anche un po' appassionata di quello che è il mondo del sol levante, lo trovo molto affascinante, anche se di certo non lo conosco tanto approfonditamente, nè ci sono mai stata (beato te che ci hai vissuto almeno un po'!)

A questo proposito poi, ho una cosa un po' particolare da raccontarti, anche in relazione alle tue storie: tra i vari generi di manga mi piace anche lo shonen - ai (manga a tematiche omossessuali disegnati e ideati spesso da autrici donne e rivolti per lo più a un pubblico femminile, quindi non sono veri e propri manga gay, ma credo che questo tu lo sappia) e prima di venire a conoscenza dei tuoi scritti ero più che altro abituata a leggere racconti del genere shonen-ai, in cui anche il rapporto è più che altro tra due ragazzi, piuttosto che uomini, e anche se c'è del sesso, c'è comunque più "miele" per così dire, più romanticismo, le atmosfere spesso sono più quasi da "sogno", poi i protagonisti difficilmente si pongono come veri e propri gay, e a volte il tutto sembra un po' poco reale e concreto: leggere le tue storie invece, anche quelle di fantasia, mi ha fatto entrare in contatto con un altro modo di raccontare e vedere i rapporti tra uomini/ragazzi, un modo che direi più "vero" e a volte anche più "rude" rispetto a quello dei racconti shonen-ai: all'inizio devo confessare che quel tuo modo di scrivere mi ha un po' spiazzato, ma poi col tempo l'ho trovato, come dicevo, spesso più "vero" di molte altre storie del genere shonen-ai, e alcuni dei tuoi scritti mi sono piaciuti anche di più di quelle storie :-)
Bene, con questo concludo la mia "missiva": spero di non averti annoiato dato che forse ho scritto un po' troppo, un saluto,

Federica

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1 Domenica, 3 luglio 2005 1 1 1
1 Ciao Andrej,

Ho solo una "lamentela" relativa ai tuoi racconti: Sono troppo belli e interessanti e se iniziavo a leggerli poi non studiavo più, però ne valeva la pena. Uffa, non riesco a dire "ok ora smetto di leggere e mi metto a studiare". Se inizio un racconto lo devo finire!!!! Più di una volta ho avuto il buon proposito di andare a dormire presto e alla fine mi addormentavo alle 3 di notte.... I tuoi racconti sono un po' come la cioccolata, finche c'è in credenza, puoi pure dire "ne mangio solo un pezzettino" ma alla fine la mangi tutta anche se non vuoi. Per capirci, sono golosa di quello che scrivi, sia per la sensibilità, sia per l'accuratezza di particolari e degli argomenti trattati... Beh vorrà dire che mi aiuterai anche nello sviluppo della forza di volontà...

Ieri ho letto "Il guinzaglio". È molto carino. La parte degli avvocati mi è piaciuta molto perché purtroppo rispecchia la realtà perfettamente. Non adoro il nome Guillermo, ma non è male, e comunque alla fine del racconto mi sembrava giusto. Forse mi sarebbe piaciuto se avessi integrato un po' di più i personaggi nel territorio in cui vivono, magari accennando a festività o che so io...

La parte che più mi ha colpito è stata indubbiamente il ritrovamento di "Fido" e di come lui fosse chiuso in sè. Arrivati in Italia, mi avrebbe fatto piacere che Guillermo si fosse fatto un po' di amici da invitare a casa, solo un piccolo accenno.

Sai, quando io leggo un libro o racconto che sia, non riesco più distinguere la realtà dalla fantasia, cioè, è come se i personaggi fossero miei amici e fossero a casa mia come un normale incontro e mi raccontassero la loro storia, quindi a volte mi chiedo le cose come se loro fossero qui con me (avevo avvertito che sono strana... ora nessuno può lamentarsi!!!). E questo è il motivo perché quando in un libro muore qualcuno a cui sono affezionata alla fine mi ritrovo con gli occhi rossi e i lacrimoni... Non ci posso fare niente.

Ora ti saluto perché dopo questa enorme e-mail ti sarai anche stufato di leggere...
Ciao Miyuki

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