


|
 |
Sabato, 3 ottobre 2015 |
 |
4 |
 |
 |
La villa misteriosa mi è sembrato un racconto onirico (parola che ho scoperto da poco, sai?) ma pieno di insegnamenti. ormai so che tu ce ne metti sempre, perciò io adesso vado a cercarli.
Come dice un altro dei tuoi lettori, tutta questa storia è il simbolo di quanto è difficile e lungo il cammino per ritrovare il vero te stesso. Un cammino che io sto ancora percorrendo.
Le varie stanze sono come tante tappe di un cammino, e ognuna è un gradino verso la maturazione. In questa storia, come in alcune altre, tu usi molto la simbologia dei colori.
E quando si è liberato di tutti i suoi limiti, ecco che la villa scompare, non ne restano che i ruderi. Bello anche questo simbolo, Noi ci costruiamo la nostra villa-prigione ma abbiamo anche la possibilità di uscire e distruggerla per il semplice fatto di essere usciti. Giusto?
DaKa |
 |
 |
 |
 |
 |
Sabato, 13 aprile 2013 |
 |
3 |
 |
 |
Andrej,
La villa misteriosa è un racconto altamente simbolico, molto bello a mio parere, perché fa vedere quanto sia lungo e difficile il cammino per l'accettazione di se stessi. Bella l'idea che la villa con tutte le sue stanze sia stata costruita, poi demolita, dal protagonista della storia.
Ma, come ti piace fare, dopo aver raccontato una storia che potrebbe essere il frutto di un sogno, di una allucinazione, inserisci elementi che fanno dire al protagonista: è accaduto davvero! Come è possibile? Il fatto è, come dici tu, che a volte non siamo in grado di afferrare veramente i misteri della vita. Non ha senso voler razionalizzare tutto, tu ci dici.
Angelo P. |
 |
 |
 |
 |
|