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Lunedì, 30 dicembre 2013 |
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Andrej,
Amore di padre è un fantastico racconto che parte in modo squallido (il titolo è chiaramente sarcastico) e che poi evolve gradualmente fino a diventare dolcissimo, bellissimo. Di nuovo, come in altri tuoi racconti, l'amore salva un povero ragazzo sessualmente sfruttato: questo dà speranza che le brutture della vita possano essere combattute.
Come al tuo solito sei capace di farci appassionare alle tue storie, sai farci sorridere, piangere, ridere, tremare, sperare. Sai convogliare i sentimenti con vera bravura. Sai creare storie e personaggi "veri", non sono mai macchiette, né in positivo né in negativo. Davvero sei un tipo in gamba, mi piacerebbe poterti conoscere non solo attraverso le tue storie.
Daniele |
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Giovedì, 17 settembre 2009 |
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Ciao Andrej!
Non so se ti ricordi di me, ti ho inviato tempo fa le mie impressioni su alcuni tuoi racconti....cmq ne ho letti altri due: "Amore di padre" e "Nè angelo nè marchetta".
Il primo mi è piaciuto abbastanza: parte come una triste e brutta storia di sfruttamento e si conclude con l'inevitabile lieto fine che gli dà il tocco di favola, però il rapporto tra i due protagonisti è molto bello e dolce... ...complimenti!!
L'altra storia, "Nè angelo nè marchetta", è una bellissima raccolta di relazioni più o meno intense, complicate, difficili a volte, e mi ha fatto riflettere molto sul ruolo sociale (quasi assistenziale, a volte) che una marchetta può esercitare... eh si Niky può osservare il mondo da un punto di vista "privilegiato": cioè è bellissimo quando si rende conto che un suo cliente ha bisogno più che altro di parlare per risolvere i suoi problemi. Inoltre è notevole il discorso sulla poesia del linguaggio del corpo, attraverso il quale Niky riesce ad esprimersi meglio che con tante parole. Insomma un piccolo capolavoro, una profonda analisi sociale. Forse un po' lungo, come racconto, ma è proprio quello il bello!!! E' come un diario e sembra proprio una storia vera perchè ci si allontana dalla favola e si torna nel disincanto della realtà.
Tra i racconti che ho letto finora, infatti, quelli che ho apprezzato di più sono questo e "Buon Natale Neil e Norman", forse perchè sono le più verosimili.. non so.
Tra una lettura e l'altra mi son domandato come deve essere la vita di uno scrittore che riesce a creare tante storie e personaggi.. a renderli anche così vivi.. forse frammenti autobiografici sono sparsi un po' in tutti i tuoi scritti.
Grazie ancora per aver dato vita a tutti i tuoi personaggi, sempre diversi e interessanti, ma con quel qualcosa in comune, che probabilmente ti rappresenta..
A presto, Emanuele.
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