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Martedì, 25 marzo 2008 |
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Caro Andrej,
ti farò un primo commento su alcuni tuoi scritti che mi sento di poter accomunare per il tipo di storia che racconti, cioè "Il ragazzo albanese", "Albergo ad ore" e "Incontri romeni", tre storie di amori interetnici che mi hanno fatto veramente sognare. Il loro contenuto mi ha attratto sin dall'inizio ed ho iniziato così a leggerti e, spero di non essere troppo presuntuoso, forse a conoscerti un po', o almeno mi piace pensarlo visto che comunque credo che scrivendo, come tutti, una parte di te finisca sulle pagine.
Bello, anzi bellissimo l'incontro del protagonista con il giovane Ylli e la descrizione del sentimento che pian piano nasce, così come belle in quanto verosimili sono le incomprensioni che sorgono tra i due, perchè capirsi non è sempre facile e ancora di più lo è quando le culture sono diverse. Ma è bello che l'amore faccia superare ogni ostacolo, così come ce lo hai sapientemente raccontato in questo come in altri racconti.
Se "Il ragazzo albanese" mi è piaciuto, anche perchè mi ha permesso di scoprirti, ancor di più mi è piaciuto "Albergo ad ore". Quando ci narri la storia di Petru e degli altri ragazzini romeni mi sono sentito coinvolto, partecipe. Nel paese in cui abito c'è un'alta percentuale di romeni che ora guarderò certo con occhi diversi. Malgrado la durezza di alcune parti del tuo racconto resta sempre ben visibile la grande umanità dei personaggi. Petru non perde questa sua caratteristica e questo è bello. Pur se colpito dalla sorte, trasformato in un oggetto per il piacere altrui lui resta un essere umano con tanto di sentimenti, ed è la cosa che ho più apprezzato. La nonna comprensiva di Mario (che tanto assomiglia alla nonna de "Il lungo viaggio") è forse una concessione eccessivamente benevola all'umanità, nella quale forse credo un po' meno di te, però l'ho trovata comunque una bella invenzione. Vorrei fosse così anche la realtà, ma i pregiudizi sono duri da estirpare.
Di grande umanità sono stati anche i vari personaggi de "Incontri romeni". Mi hai spiazzato (e commosso) quando Danut è morto, ed è stato bello però che il loro grande amore potesse vivere ancora nel rapporto tra Marcello e Bela. Che sogno! Un lieto fine al di là di tutto, della sfortuna, delle complicazioni, delle differenze e persino della morte. Beh, posso dirti che ciò che provo leggendoti è un insieme di sensazioni che copre un arco ampissimo fatto di gioia, tristezza, meraviglia, desiderio, eccitazione e chissà che altro ancora.
Un saluto calorosissimo
G.
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Martedì, 25 marzo 2008 |
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6 |
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Caro Andrej,
da qualche settimana ho iniziato a leggere alcuni dei tuoi racconti, scegliendo quelli che mi sembravano i più accattivanti tra i tanti che hai scritto. Nell'ordine ho letto "Il ragazzo albanese", "Incontri romeni", "Albergo a ore", "Traffico infame", "Papà e mamma" e "Morve". Per prima cosa devo dirti che ho già capito che mi costerai un patrimonio in cartucce per la stampante, il che magari ti fa già capire cosa penso dei tuoi racconti.
Per scendere nel particolare devo dire che, malgrado scrittura e contenuti siano straordinariamente semplici, le tue storie risultano stupendamente coinvolgenti. Probabilmente sarà perchè ciò che scrivi è ciò che tutti noi vorremmo, un mondo nel quale a dominare siano i sentimenti, nel quale la comprensione dilaga, l'amore ha la meglio su ogni cosa.
Leggere le tue pagine è come tradurre in parole i nostri sogni, le nostre speranze. Il tuo sito l'ho scoperto per caso e da quel momento ci sono tornato non so quante volte. Grazie anche per le splendide raccolte di immagini di Gloeden, Pluschow e Galdi.
Un abbraccio forte e caloroso
Con affetto, stima e simpatia
Giuseppe
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Sabato, 16 dicembre 2006 |
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5 |
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Caro Andrej,
ho letto tutto lo scaffale 15°. Per me il più bello e il più emozionante è "il bel ragazzo" l'ho già letto 4 volte. Ed ogni volta non riesco a trattenere le lacrime. l'amore di Serafino per Raffaele è stupendo e l'amico Emiliano è fantastico personaggio chiave e travolgente. Congratulazioni per una trama molto bella, che tocca profondamente il cuore. Il racconto è stupendo in tutti i capitoli, sei molto creativo e pieno di sorprese, non so come fai a creare storie così belle e toccanti.
Andrej ti voglio un bene dell'anima. I tuoi scritti allietano le mie giornate, trascorro ore ed ore leggendo i tuoi racconti. Molti li ho letti 5, 6 volte e ogni volta mi hanno commosso. Quelli che mi hanno toccato più di tutti sono:
"Nunc Dimittis", "Buon Natale, Neil e Norman", "Oro incenso e mirra", "Sei interviste - Allan Robert Irvingson", "Malgré Tout", "I cavalieri di sant'Andrea", "Incontri romeni", "Il ragazzo padre", "Il paggio, il conte il cavaliere".
Quando non ho nulla da leggere rileggo quelli che mi hanno toccato di più. Grazie Andrej per i tuoi meravigliosi scritti. Spero che qualche regista ne metta in cantiere qualcuno, le storie sono meravigliose.
Ti abbraccio con infinita riconoscenza
Carmelo.
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Venerdì, 3 settembre 2004 |
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Carissimo Andrej,
Ho letto tutti i tuoi racconti, sono bellissimi peccato che i ragazzi gay non ti conoscono; alcuni sono veramente belli. Oro incenso e mirra, è molto commovente, quando è morto Diego non poteva trattenere le lacrime, mi son dovuto fermare perché non vedevo più lo scritto, veramente hai saputo toccare il cuore del lettore - l'ho inviato ad alcuni ragazzi gay, e pure loro hanno pianto.
Un altro molto commovente Incontri rumeni, mi sono commosso e ho anche pianto. L'ho spedito ad un gay di 39 anni, pure lui, ha pianto; gli ho spedito tutti i racconti; ora li sta leggendo. Ho inviato Oro incenso e mirra ad un ragazzo che si chiama Francesco, mi ha detto che quel racconto ha capovolto la sua vita, prima poco di buono, ora è fedele al suo ragazzo; mi ha detto che io sono il suo angelo, gli ho risposto non io, ma Andrej, che sa scrivere molto bene.
Ti abbraccio con affetto, congratulazioni e grazie per i meravigliosi racconti.
Carlo
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