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Sabato, 15 aprile 2017 |
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Caro signor Andrej,
il suo romanzo "Il ragazzo padre" ha tre protagonisti, uno più interessante dell'altro. Iniziamo con Leonardo, lo studente di architettura gaudente, di buona famiglia che apparentemente, e per buona parte del racconto, pone se stesso al di sopra degli altri. Ha una sua certa dirittura morale, ma è decisamente egocentrico.
Poi, in ordine cronologico, non di importanza, devo precisare, viene Rinaldo, un ragazzo che in adolescenza ha fatto un errore e per la sua sventatezza ha fatto nascere un bimbo. Ma poi si riscatta curandosi del figlio con infinito amore e pazienza, e con una certa allegria. Il suo errore è stato soprattutto quello di aver avuto sesso con una ragazzina come lui, non solo senza protezione, ma essendo cosciente di essere gay.
Poi viene Marco, il bimbetto, che ama il padre con tutto se stesso, ma che ama anche il compagno del padre, Leonardo e che quando questo viene escluso dalla sua vita, ne soffre moltissimo. Adesso che si discute tanto del fatto che due uomini o due donne possano allevare un piccolo questa potrebbe essere una valida risposta. I piccoli amano chi li ama, e Leonardo ama Marco.
In somma, lei ha creato un triangolo assai diverso dai soliti, in cui ci fa riflettere su molti aspetti della vita, La figura centrale, comunque, resta Rinaldo, il fragile e fortissimo ragazzo che alla fine riesce a convertire Leonardo, a dare a Marco ciò di cui ha bisogno e finalmente a vivere una vita serena. Compliemti, signor Andrej
Angelo |
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Sabato, 16 dicembre 2006 |
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11 |
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Caro Andrej,
ho letto tutto lo scaffale 15°. Per me il più bello e il più emozionante è "il bel ragazzo" l'ho già letto 4 volte. Ed ogni volta non riesco a trattenere le lacrime. l'amore di Serafino per Raffaele è stupendo e l'amico Emiliano è fantastico personaggio chiave e travolgente. Congratulazioni per una trama molto bella, che tocca profondamente il cuore. Il racconto è stupendo in tutti i capitoli, sei molto creativo e pieno di sorprese, non so come fai a creare storie così belle e toccanti.
Andrej ti voglio un bene dell'anima. I tuoi scritti allietano le mie giornate, trascorro ore ed ore leggendo i tuoi racconti. Molti li ho letti 5, 6 volte e ogni volta mi hanno commosso. Quelli che mi hanno toccato più di tutti sono:
"Nunc Dimittis", "Buon Natale, Neil e Norman", "Oro incenso e mirra", "Sei interviste - Allan Robert Irvingson", "Malgré Tout", "I cavalieri di sant'Andrea", "Incontri romeni", "Il ragazzo padre", "Il paggio, il conte il cavaliere".
Quando non ho nulla da leggere rileggo quelli che mi hanno toccato di più. Grazie Andrej per i tuoi meravigliosi scritti. Spero che qualche regista ne metta in cantiere qualcuno, le storie sono meravigliose.
Ti abbraccio con infinita riconoscenza
Carmelo.
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Mercoledì, 9 novembre 2005 |
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6 |
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Ciao,
come va? Ho finalmente finito di leggere le storie dell'ultimo scaffale.
:-D
Mi sono piaciute molto anche queste ultime storie, come dubitarne, in fondo.
In "Ragazzo padre" come non provare tenerezza ed affetto per Rinaldo e suo figlio Marco? E se non fosse un racconto non verrebbe da urlare a Leonardo: "Ma sei cieco?".
Per "Due volte Stranieri" otre che tenerezza per i protagonisti si sente anche la voglia di "ribellione" nel senso di urlare al mondo BASTA! un urlo contro la chiusura mentale e sui pregiudizi in genere.
Un'altra storia che mi ha colpito molto, forse per la sensibilità verso i pregiudizi, è "I dinosauri sono duri a morire." Se penso che purtroppo ancora oggi una storia del genere è perfettamente attuale, mi lascio prendere dallo sconforto.
Mi ha perfino fatto ricordare una bellissima canzone di De André intitolata Andrea che ritengo bellissima anche se molto triste.
Sarò forse un eterno romantico, o sarò semplicemente innamorato, non lo so, ma queste parole e le tue storie mi suscitano sempre emozioni molto forti. Mi fanno pensare a come sono fortunato ad avere a fianco il mio ragazzo.
Volevo finire dicendoti che anche le altre storie mi sono piaciute un sacco, le trovo sempre molto belle, e ti invidio un po' per la capacità che hai di scrivere così.
Sono ansioso di poterne leggere di nuove.
Continua sempre così :-)
Baci
Simo
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Lunedì, 7 novembre 2005 |
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5 |
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ciao Andrej
è la seconda volta che leggo Il ragazzo-padre, è bellissimo! mentre leggo non riesco a trattenere le lacrime è molto commovente e coivolgente. Sei proprio un bravo scrittore. che bello se uno dei tuoi racconto venisse filmato, sono sicuro che piacerebbe moltissimo. Rinaldo, Leonardo e Marco sono personaggi meravigliosi. Con la tua splendida narrativa sai toccare il cuori di chi ti legge.
Ho già letto tutto il 12° shelf, li voglio rileggere. I tuoi racconti li ho letti tutti, alcuni letti più volte, ogni volta che li rileggo mi commuovo.
Andrej, grazie per la tua sensibilità, ti voglio bene.
Sono tutti belli alcuni veramente travolgenti.
Nuovamente grazie, ti abbraccio e ti bacio
Carmelo
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Venerdì, 15 luglio 2005 |
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3 |
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Caro Andrej,
ho finito di leggere i racconti del 12° scaffale e mi dispiace che non ci sia altro, perché mi piace molto come scrivi e tutte le tue storie descrivono molto bene i personaggi, specialmente dal punto di vista psicologico.
1. L'irresistibile ascesa
È molto simpatica la storia. Mi piace molto l'idea della romantica fedeltà di Federigo e la conversione all'amore del "mercenario" Ranuccio.
2. Un film nato male
Ben congegnata la trama e la capitolazione-conversione di Larry, che addirittura prende l'iniziativa nei confronti del dichiarato gay Brad. Molto piacevole anche il personaggio di Brandon.
3. Ragazzo padre
Idea veramente originale. Molto tenero Rinaldo e il piccolo Marco. Leonardo mi è tornato simpatico quando ha capito che non poteva fare a meno di Rinaldo.
4. Gli emigranti
Bene la descrizione e l'atmosfera delle difficoltà degli emigranti in quell'epoca. Mi piace Alceo per il suo carattere forte, che non si perde mai d'animo, ma anche Arturo non è da meno. Molto intrigante la parte in cui nasce il dubbio che Arturo possa essere figlio di Alceo.
5. Al tempo degli dei
Cappiddazzu è il personaggio che mi è piaciuto di più, saggio, comprensivo e colto, nonostante le sue modeste origini. Adduzzu e Attareddu sono davvero teneri e fortunati nelle loro peripezie. Trovano sempre qualcuno che gli dà una mano, ma loro non ne approfittano e si danno veramente da fare, come due veri siciliani "d'onore"!
Mi piace molto la tua profonda conoscenza della mitologia e l'appropriatezza dell'uso di alcune espressioni dialettali e la delineazione delle "logiche" siciliane. Mi chiedo come puoi essere così profondamente conoscitore della cultura siciliana...
Bravo Andrej!
Ti abbraccio caramente
Antonio
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