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Lunedì, 4 febbraio 2013 |
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Andrej,
Un romanzetto breve, ma molto, molto piacevole è "Cà de Lissandrìn", in cui il dramma è quasi assente e l'amore fra i due protagonisti, Menico e Piercarlo, si manifesta e vive senza drammi. Anche perché i genitori di Menico sono molto equilibrati e comprensivi.
Da notare anche il "confronto" con quell'altro padre che non accetta il figlio gay: viene messo a posto sia dal padre di Menico che dalla propria moglie, in modo straordinario. Dà piacere leggere ogni tanto una storia senza drammi, in cui l'amore viene rispettato, qualunque forma assuma.
Mattia |
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Sabato, 9 luglio 2005 |
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Ciao Andrej,
ho letto altri tuoi racconti: il primo è "I dinosauri sono duri a morire". La storia è molto calda, come le altre che scrivi. C'è sempre questo sentimento tenero che nasce e cresce nel tempo, accompagnato dai contrasti che i ragazzi che scoprono la loro diversità trovano sempre nelle loro famiglie. A me mette tristezza il suicidio di Quentin, perché caratterialmente non sopporto l'idea che qualcuno possa togliersi la vita per non affrontarne le difficoltà.
La sofferenza del povero Marco in "Non voglio un amante" mi ha fatto nascere una profonda antipatia per Stelvio. Tu hai disegnato il personaggio così bene, da rendermelo particolarmente odioso. Al posto di Marco io gli avrei sputato in faccia. Ma le storie sono interessanti proprio perché fanno vivere tutti i generi di individui che esistono al mondo.
In "Cà de Lissadrìn", Menico e Piercarlo sono davvero teneri. La storia è molto carina e idilliaca, nonostante qualche ovvio inconveniente. Forse è uno dei tuoi sogni?
"Stranieri due volte" è la storia che, finora, mi è piaciuta di più. Hai affrontato in modo intelligente il problema israelo-palestinese, mettendo in risalto le vere e profonde ragioni del conflitto. Sei riuscito ad evidenziare le motivazioni che rendono ciascuno dei due popoli antagonista dell'altro e le possibili vie per risolvere la questione. Ma temo, nonostante il forte contenuto educativo, che il tuo scritto resterà una delle tante voci nel deserto, specialmente per la peculiarità del tuo sito, non visitato da tutti.
Ti abbraccio caramente. Ciao
Tonio
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