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1 Giovedì, 4 agosto 2016 1 6 1
1 chissà se anche io avrò mai un grande amore come il protagonista di "Gli emigranti"? Forse sono ancora un po' troppo giovane, chi lo sa? Certo è che non è sempre facile essere stranieri e, nel mio cao, non avere una vera patria, anche se ora mi piace pensare alla bella Italia come la mia vera e unica patria.

Mi ha fatto impensierire, e anche divertire quando Alceo pensa che il suo amante Arturo possa in realtà essere suo figlio. Ma lo capisco, io sarei terrorizzato di scoprire che in realtà stavo scopando con mio padre. No, impossibile! Piuttosto divento eterosessuale!

DaKa

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1 Gioveì, 17 ottobre 2013 1 5 1
1 Ciao Andrej,

Bellissimo il romanzo "Gli emigranti", che tratta dell'emigrazione degli italiani all'inizio del secolo scorso in Argentina. Ci fa vedere cosa significava emigrare per i nostri antenati, e questo ci dovrebbe far riflettere sul nostro atteggiamento nei confronti degli immigrati attuali in Italia.

Ho amato le figure di Alceo, il protagonista, e di Arturo, che diventa il suo amante, e mi ha molto divertito il "terrore" di Alceo quando ha sospettato che Arturo potesse essere suo figlio! Nel complesso un romanzo molto scorrevole, che si legge dal primo all'ultimo capitolo con vero piacere.

Stefano

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1 Martedì, 26 settembre 2006 1 4 1
1 Carissimo Andrej,

ti mando i miei commenti sui racconti dello scaffale 12:

Gli emigranti - Molto varia: da un inizio piuttosto agro-dolce, a un intermezzo di alti e bassi, con risvolti a volte burrascosi (come il figlio dell'ex-padrone, che poi fu finalmente fatto fuori e l'aguzzino ricattatore), ad un finale dolce.

Ciao, a presto, Mario

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1 Venerdì, 15 luglio 2005 1 3 1
1 Caro Andrej,

ho finito di leggere i racconti del 12° scaffale e mi dispiace che non ci sia altro, perché mi piace molto come scrivi e tutte le tue storie descrivono molto bene i personaggi, specialmente dal punto di vista psicologico.

1. L'irresistibile ascesa
È molto simpatica la storia. Mi piace molto l'idea della romantica fedeltà di Federigo e la conversione all'amore del "mercenario" Ranuccio.

2. Un film nato male
Ben congegnata la trama e la capitolazione-conversione di Larry, che addirittura prende l'iniziativa nei confronti del dichiarato gay Brad. Molto piacevole anche il personaggio di Brandon.

3. Ragazzo padre
Idea veramente originale. Molto tenero Rinaldo e il piccolo Marco. Leonardo mi è tornato simpatico quando ha capito che non poteva fare a meno di Rinaldo.

4. Gli emigranti
Bene la descrizione e l'atmosfera delle difficoltà degli emigranti in quell'epoca. Mi piace Alceo per il suo carattere forte, che non si perde mai d'animo, ma anche Arturo non è da meno. Molto intrigante la parte in cui nasce il dubbio che Arturo possa essere figlio di Alceo.

5. Al tempo degli dei
Cappiddazzu è il personaggio che mi è piaciuto di più, saggio, comprensivo e colto, nonostante le sue modeste origini. Adduzzu e Attareddu sono davvero teneri e fortunati nelle loro peripezie. Trovano sempre qualcuno che gli dà una mano, ma loro non ne approfittano e si danno veramente da fare, come due veri siciliani "d'onore"!

Mi piace molto la tua profonda conoscenza della mitologia e l'appropriatezza dell'uso di alcune espressioni dialettali e la delineazione delle "logiche" siciliane. Mi chiedo come puoi essere così profondamente conoscitore della cultura siciliana...

Bravo Andrej!

Ti abbraccio caramente
Antonio

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1 Domenica, 10 luglio 2005 1 2 1
1 Caro Andrej,

in questi giorni ho letto "Emigranti", "Non voglio un amante", e "Un film nato male".

Purtroppo tutte le volte dico: ne leggo un capitolo, e mi fermo solo quando ho finito il racconto, però così il sonno va a rotoli...

Effettivamente non riesco a rendermi conto che i tuoi personaggi sono fittizi, e mi emoziono come se fossero persone vere.

ciao
paolo

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1 Lunedì, 4 luglio 2005 1 1 1
1 Caro Andrej,

sto rileggendo "La scelta" e altri racconti, constatando che la perdita della memoria può essere un vantaggio quando si rilegge un racconto con la stessa emozione della prima volta. Riesci perfino a farmi piangere! (e non sono uno che piange facilmente.)

Nel racconto "La scelta" accenni al problema della masturbazione dove il peccato sembrava fosse la perdita del seme. Effettivamente per la scienza era così, ed anche per la morale. Ho conosciuto una persona che si masturbava ma poi impediva al seme di uscire. Risultato: lesioni interne e diffusione dei liquidi all'interno.

Ho anche finito di leggere "emigranti". Scorrevole, avventuroso, bello. Ed anche tenero e delicato come sempre.

Una curiosità: ho la brutta abitudine di leggere libri e riviste iniziando dall'ultima pagina. Quindi quando riesco a leggere un tuo racconto dall'inizio senza fermarmi (come succede nella maggior parte dei casi) è segno che per me è veramente valido.

grazie.
Gianni

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