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Giovedì, 22 giugno 2006 |
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Mio caro Andrej,
eccoti i commenti sui racconti dello scaffale 13:
Come mosche sul miele - Molto carina. Nonostante certi risvolti terribili, come il padre di Dick e i genitori di Mort. Per fortuna gente così oggi ce n'è poca; ma è sempre troppa...
In particolare desidero segnalare una frase-chiave che mi è saltata all'occhio e che qui fedelmente trascrivo:
"Il sesso è come il cibo. Lo si può centellinare, assaporare, gustare... o ci si può abboffare, mangiarne troppo fino a star male o a ingrassare oltre misura. Si può anche, però, a differenza del cibo, farne a meno... in realtà non è vero che vi si rinuncia totalmente, ma lo si "sublima", sostituendolo con l'affettività, la tenerezza, il dedicarsi agli altri... un po' come, a mio avviso, nutrirsi con una flebo o con pillole invece che con il cibo: si può sopravvivere ugualmente."
Ciao, a presto, Mario
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Giovedì, 19 gennaio 2006 |
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Anche "Come mosche sul miele" mi ha portata quasi sull'orlo delle lacrime, a leggere la scena dei genitori e fratelli di Mort che lo pestavano, ho provato una tale rabbia che gliel'avrei fatta pagare io! E per di più suo fratello gli ha anche fatto quella scenata assurda...va beh, sarà la tipica famiglia "perbene"... passo alle parti che ho amato di più...
Queste sul sesso e l'amore
Il sesso, quando è l'espressione di un vero amore, acquista tutto un altro sapore, un altro valore. Gli ingredienti fisici possono anche essere esattamente gli stessi, ma è l'amore che li miscela e fonde in un meraviglioso e gustosissimo piatto che non nutre solo il corpo ma anche l'anima.
Sarà forse per questo che, per esprimere l'intensità del proprio amore, anche non fisico, a volte si dice: "ti mangerei"? Non è certo un "mangiare" da cannibali, ma il desiderio di essere veramente uniti, credo.
Il sesso è come il cibo. Lo si può centellinare, assaporare, gustare... o ci si può abboffare, mangiarne troppo fino a star male o a ingrassare oltre misura. Si può anche, però, a differenza del cibo, farne a meno... in realtà non è vero che vi si rinuncia totalmente, ma lo si "sublima", sostituendolo con l'affettività, la tenerezza, il dedicarsi agli altri... un po' come, a mio avviso, nutrirsi con una flebo o con pillole invece che con il cibo: si può sopravvivere ugualmente...
Beh, nessun paragone, comunque, è mai perfetto, non lo si può mai spingere all'estremo.
Ma come per il cibo, vi sono i "carnivori" puri, gli "erbivori" puri e anche gli "onnivori": ciascuno secondo la sua natura. Chi di questi è nel giusto? Tutti e tre. Chi di questi è migliore degli altri? Nessuno dei tre.
E questa...
Nonostante io sia un professore di letteratura, e quindi possa ritenermi un esperto in questo campo, non ho mai trovato nessun autore, nessun testo che sapesse descrivere con sufficiente fedeltà l'intensità e la bellezza delle sensazioni che si provano quando ci si unisce all'essere amato!
In realtà ne avevo lette molte altre nei primi capitoli ma non le ho copiate per pigrizia, ma tutte mi sono piaciute (come sempre, e me ne stupisco sempre, cioè mi stupisco nel non trovare mai idee sulle quali mi trovo in contrasto con te!)... anche su quelle del tradimento mi trovo d'accordo, però penso anche che se si tradisce c'è anche qualcosa che non va nel dialogo, perchè se due persone parlano dei problemi quando ancora non sono mancanze ma dimenticanze, si può anche rimediare, o comunque discuterne civilmente, per capire quali cose non vanno, senza andar subito tra le braccia di un'altra persona...
Ancora grazie e a presto! ^_^
Laura
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Mercoledì, 18 gennaio 2006 |
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Caro Andrej,
il romanzo "Come mosche sul miele", all'inizio non mi piaceva granché, per il suo contenuto eccessivo di sesso, ma poi ho capito che era funzionale alla storia, al percorso del protagonista verso la ricerca di una relazione stabile, un compagno con cui avere non solo sesso ma per condividere "l'accudimento" reciproco del giorno per giorno.
Quello che mi pare più interessante, però, non è questo aspetto, ma il
continuo e pacato tentativo di far comprendere al lettore che non c'è nulla di male, di sbagliato, di condannabile ad avere una sessualità diversa, e mi pare ben riuscito. Certo non sono testi di filosofia o psicologia, ma credo che così siano accessibili ad un maggior numero di fruitori, che siano le persone direttamente interessate o altri che potrebbero modificare il loro atteggiamento.
Ciao
Renzo
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