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Sabato, 31 marzo 2018 |
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Caro signor Andrej,
il suo romanzo "Bianco infinito" ci trasporta in Alaska, una terra che molti di noi non conoscono affatto. Ma oltre e più dello sfondo inusuale, qui lei supera se stesso facendoci vedere due ragazzi molto probabilmente entrambi eterosessuali, che giungono a innamorarsi uno dell'altro, complice quella terra di un bianco infinito.
A mio parere il titolo suggerisce che questo bianco infinito, simbolizzi l'animo semprlice e pulito dei due ragazzi, puro, che permette loro di innamorarsi uno dell'altro contro ogni aspettativa. Lei comunque, in molti suoi romanzi, si ribellacontro ogni etichettatura dell'essere umano, quindi non ha moltaimportanza se i due ragazzi siano omosessuali, bisessuali o eterosessuali, Sono semplicementedue ragazzi che si innamorano. Credo di concordare con lei.
Angelo |
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Giovedì, 18 settembre 2013 |
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Ciao Andrej,
"Bianco infinito" mi ha molto colpito, è un bellissimo racconto che descrive molto bene l'Alaska, dove io sono stato per lavoro, e mi sono chiesto se ci sei stato anche tu per descriverla così bene, compresa la magia dell'aurora boreale.
La storia in sé è molto dolce: due ragazzi, probabilmente entrambi etero, grazie all'isolamento in quelle terre, scoprono di amarsi e infine si mettono insieme. Forse erano in realtà bisessuali, chi sa, ma non importa. Condivido la tua teoria che, se non si hanno pregiudizi, uno di innamora si una persona, e non di un gay o di un etero o di un bisessuale. Non ha più importanza.
Carlo |
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Lunedì, 27 febbraio 2006 |
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Ciao Andrej,
Finalmente ho avuto tempo di leggere un tuo racconto. Ho letto "Bianco infinito". Mi è piaciuto, ma non mi ha preso tantissimo se non verso la fine. Era molto carina la descrizione dell'ambiente circostante, di come si lavora e della pericolosità del lavoro, ma era piuttosto lineare, alla fine ti cresce la curiosità, però non so, forse Vincenzo è taciturno e riservato, quindi hai descritto solo i fatti salienti, non so proprio, ma mi ha preso molto verso la fine. Però mi è piaciuto perché hai analizzato situazioni a me sconosciute, comunque i crepacci sono davvero pericolosi, io che sto in montagna e ho qui vicino i ghiacciai di storie tristi purtroppo ne so diverse... mi sembra strano che non avessero per obbligo le corde e le imbracature, anche perché se c'è una bufera di neve è facile perdersi se ci si allontana.
Ora ti saluto.
Tanti bacioni e abbracci
Enrico.
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