Domenica, 5 marzo 2017		10
	ho letto e riletto il tuo romanzo "Pruriti di un vergine" che mi piace per diversi motivi. Uno è che, nonostante uno se lo aspetti, Ettore non si vendica del padre. Dimostra di essere un uomo con le palle. Due, è il terribile e assurdo litigio con quei genitori di merda, come pare che capita più spesso di quanto dovrebbe. Tre, la simpaticissima figura del cane Totò, che in pratica adotta Ettore, e che grazie a questo gli fa conoscere il suo futuro amante, Giovanni, che lo accoglie quando Ettore si trova senza casa né famiglia. Non descrivi spesso animali nei tuoi racconti, ma quando lo fai li tratteggi in modo magnifico. Ho sentito dire che spesso i gay usano un cane per andare a battere, È vero? Anche se qui non è il caso. Beh, insomma un'altra delle tue belle storie, anche grazie alla presenza di Totò Maria

	Venerdì, 23 gennaio 2015		9
	Ciao Andrej, il tuo romanzo "Pruriti di un vergine" con la storia di Ettore, è molto bella, e si svolge su un registro dolce-amaro, sia per le sue indecisioni iniziali, sia per il duro confronto con i genitori. Mi ha sorpreso la sua "non vendetta" finale nei confronti del padre. Ma si è comportato da vero signore, a differenza dei suoi. E poi c'è la simpatica figura del cane Totò, che di fatto adotta Ettore: molto bella la ragione per cui incontra Giovanni di cui poi si innamora. Fra i vari modi in cui due si incontrano e si innamorano, quello del cane Totò è molto simpatico. Valerio

	Giovedì, 17 febbraio 2011		8
	Ciao Andrej, Ho letto i tuoi racconti e quello che mi piace per tutti è la bella descrizione dei luoghi e degli ambienti, pare quasi di vederli e di assistere allo svolgimento dei fatti; nei particolari mi è piaciuta tutta la parte di "Amare a Cipro" sui contrasti tra greci e turchi anche perchè ero stato di recente in quell'isola e ho quasi rivissuto il viaggio; in quello del "fattorino" la descrizione dell'azienda, della casa e dei ristoranti. Quanto alle vicende ho trovato tenerissima quella dei ciprioti, quella del fattorino, quella dei "Pruriti di un vergine", anche se lo strappo con i rispettivi genitori è un po' crudo: ma ci sta tutto... Difficile dire che cosa apprezzo di meno: unica cosa che mi viene in mente è a volte la lunghezza, io devo leggerli clandestinamente (sono sposato, ma con propensione a distrazioni con maschietti) e a volte tardo nella prosecuzione della lettura a scapito della freschezza mnemonica, ma nulla di grave. Un saluto A. B.

	Lunedì, 14 febbraio 2011		7
	Ciao! mi presento sono Aldo, un lettore che ho molto apprezzato i racconti, molto pregevoli. Ricordo tra i più belli quello dei due ragazzi ciprioti "amare a Cipro", quello recente di Amedeo "ma quanti intrighi", "il ragazzo albanese", "pruriti di un vergine", "il baritono e il torero" e forse il massimo quello di Rocco "il fattorino": tutti molto delicati teneri pieni di amore e di erotismo ben espresso signorile e riposante... Un saluto e complimenti. Aldo

	Martedì, 23 febbraio 2010		6
	ho letto il racconto "Pruriti di un vergine", bellissimo, mi sono commosso è davvero struggente dolce e amaro. Grazie x averlo scritto! Piero

	Lunedì, 05 novembre 2007		5
	Ciao!!!! io e mia sorella (sì, l'ho convinta!!) abbiamo letto insieme Pruriti di un vergine... a parte che lei continuava a fare battute stupide per farmi ridere come fa sempre con qualsiasi cosa (= non posso smettere di ridere). Sono contenta per Ettore, dopo tutto il casino e dopo questi dieci anni ha dato uno schiaffo morale a suo padre mostrandosi superiore senza abbassarsi al suo livello e uscendone vincente (parole di mia sorella). Baci L. e A.

	Venerdì, 18 agosto 2006		4
	Ciao Andrej, ho letto un paio dei tuoi racconti: Vasilij dei lupi, Pruriti di un vergine, L'esploratore e la guida. Sono tutti davvero molto belli non posso dire che questo. Sono tutti molto romantici, e dolcissimi. Ah, ho letto anche: Non voglio un amante. Bello, davvero, ma mi chiedo come si fa a essere così ciechi?! capisco bene che il passato a volte condiziona il futuro, ma se vuoi essere una persona completa il passato deve solo arricchire il futuro e non condizionarlo a tal punto. Comunque è molto ben impostato e approfondito. Un caro saluto, Linda

	Venerdì, 21 luglio 2006		3
	Caro Andrej degli ultimi tuoi dieci racconti dovendo scegliere, con fatica, sceglierei "pruriti di un vergine", perchè è quello nel quale mi immedesimo maggiormente. Molto belli anche quelli storici, quelli avventurosi e quelli fiabeschi (come "la maschera di cuoio", "el toso venexian", "l'evaso e l'artista", "vasilj dei lupi"). Non posso dire che qualcuno non mi sia piaciuto o mi abbia annoiato. ciao paolo

	Giovedì, 22 giugno 2006		2
	Caro Andrej, I miei commenti sui racconti dello scaffale 14: Pruriti di un vergine - Non è il caso di dire "chi la fa l'aspetti"? Ciao, Mario

	Giovedì, 8 giugno 2006		1
	Non è la prima volta che entro nel tuo sito: leggo i tuoi racconti già da qualche anno, fin da quando non richiedevi alcuna password. Mi sono sempre piaciuti i tuoi scritti. Parlano di un'omosessualità 'pulita', sofferta a volte, ma pulita. Usi con particolare attenzione le parole. Quando descrivi le sensazioni provate dai personaggi, mi sembra di leggere la mia storia. Ma forse questo te l'hanno già detto in molti. Hai la capacità di mettere per iscritto ciò che molti di noi vivono o hanno vissuto. e mi colpisce sempre tanto pensare che, in fondo, tutti i gay siano accomunati tra loro da un'amara matrice comune, indipendentemente dalla storia che si portano alle spalle. I tuoi racconti sono teneri. Oggi ho letto 'i pruriti di un vergine'. Ho provato una dolce malinconia nel seguire la storia di Ettore e Giovanni. Di fronte a tanta volgarità (a cui peraltro contribuisco) che c'è in giro, mi piace leggere di belle storie per niente violente. L'ora è tarda assai e gli occhi si chiudono sempre di più. E' giunto il momento del meritato riposo. A risentirci Damiano