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1 Mercoledì, 7 dicembre 2016 1 6 1
1 Ciao,

"Figli di puttana" è un romanzo (abbastanza) inusuale, perché chi parla (in prima persona) è un adolescente, e infatti lo stile del testo è quello di un ragazzino, e perché ci presenta una famiglia in cui la prostituzione è un mestiere (trasmesso lungo le generazioni).

È anche inusuale, perché (come in altri) ci presenti una comune di marchette, ma in cui uno vive in una bella villa (di famiglia), e un altro smette di fare marchette per allevare il nipote (restato orfano). Tutto è inusuale in questo romanzo, E forse proprio questo lo rende valido (e gradevole).

Viky

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1 Venerdì, 28 novembre 2014 1 5 1
1 Caro Andrej,

"Figli di puttana" è un bel romanzo, pare davvero scritto da un adolescente, ha tutta la freschezza di un aspirante scrittore alle prime armi. C'è anche una discreta dose di umorismo che mi è piaciuta. Logicamente, vista la scelta di dire che è scritto da un adolescente, non è rifinito come altri tuoi romanzi, ma proprio per questo la finzione è credibile.

Credo che hai saputo dare il giusto tocco al modo di pensare di un "figlio di puttana" che della sua condizione non fa un dramma, ma la accetta come un dato di fatto. I personaggi che lo animano sono tutti, in un modo o in un altro, interessanti.

Gabriele

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1 Venerdì, 01 luglio 2011 1 4 1
1 ciao,

sono un lettore dei vostri racconti, fino adesso ne ho letti più di 70, e spero di non finirli mai perchè sono veramente convolgenti, oltre che a essere molto semplici come linguaggio, non riesci a terminare un capitolo che devo leggere il successivo. non smettete mi raccomando continuate ad appassionarci.

diciamo che mi sono piaciuti tutti quelli che ho letto... non sono riuscito ad andare avanto con "traffico infame"... era troppo crudo...

quelli che al momento mi ricordo sono "mercante venetiano", "cosmolab", "popolo kea", "l'anima del telefonino", "fratelli d'italia", "il signore dei signori", "figli di puttana", "amanti skinead", "boy-san", "ritorno ad atene", "la libera comune di silvana", "il toso venetiano" ecc.

in genere mi è piaciuto il sentimento messo nei racconti, il desiderio di amore e sensibilità che traspare in tutti i racconti ( mi hanno commosso, avevo le lacrime agli occhi), le società che hai descritto e come risolvono determinati problemi. (ammetto che anche un pò di sesso violento dava più sapore ) ma la cosa non mi è piaciuto era la fretta con la quale giungevi sempre a termine, sembrava che andassi di corsa (anche io quando scrivo la fine vado veloce perchè ho altre storie in testa)...

ma a parte questo eri semplice chiaro e permettevi di far immedesimare nei personaggi. ho anche imparato molto grazie a te. vedo che non ne stai più pubblicando... come mai?

sei stato una guida per me in questo ultimo difficile periodo. come con un mentore ho imparato dal tuo stile letterario e linguistico... adesso scrivo romanzi a tematica gay (cerco di essere meno esplicito per renderli più accettabili dal pubblico, se no nessuno me li comprerebbe)

mi immedesimavo nei personaggi, godevo e soffrivo con loro, era bello poter crescere insieme ai personaggi... pormi le loro stesse domande. mostrare con naturalezza ciò che in questa società è difficile da mostrare... poi va be'... qualche errore di battitura è normalissimo...

la semplicità del linguaggio permetterebbe a chiunque di leggerlo e capirlo... (io faccio fatica ad essere così semplice e scorrevole) personalmenete mi hai fatto capire come comportarmi con gli altri e il mio ragazzo (insegnandomi cosa vuol dire amore)...

forse preso dall'entusiasmo ho scritto troppo, ma sono troppe le cose da dire... spero di avere presto notizie... grazie ancora per tutto quanto...

con affetto
dani

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1 Mercoledì, 25 maggio 2011 1 3 1
1 Salve.

Parto dal racconto che mi è piaciuto più di tutti: "Il ragazzo padre". Mi è piaciuto tutto dall'inizio alla fine, l'ho trovato di una dolcezza estrema e ho apprezzato molto il modo in cui si descrive la vita di due uomini che allevano un figlio (sono una sostenitrice dei matrimoni gay e vorrei tanto che il governo italiano permettesse l'adozione da parte di coppie gay di adottare figli).

"L'ombra del divo": ho trovato estremamente realistico il dolore di Patrick, la sua fragilità e le sue paure dopo la violenza sessuale.

"La strana coppia": ho apprezzato tantissimo il punto in cui si descrive il dolore di Stefano quando ricorda il compagno morto e la sensazione che prova dopo aver fatto l'amore con Maurizio....."Stanotte ho capito che non sono io ad essere morto con Carlo ma che è lui a continuare a vivere con me. In me." Bellissima frase!!!!!!

"Il portinaio": straziante la descrizione di Fausto quando fa coming out in famiglia, toccante la storia dei due adolescenti che si amano e rischiano di essere scoperti ma poi sono aiutati da Fausto. L'unica cosa che ho trovato un po' noiosa è tutta la parte filosofica con Serse quando discutono sull'arte di vivere.

Alcuni racconti non sono proprio riuscita a leggerli come ad esempio "La libera comune di Silvana"... dopo il terzo capitolo ho dato forfait perchè non ci capivo nulla. Troppo complicato.

Nel racconto "La certosa di Montsabot" avrei preferito che la storia si incentrasse maggiormente tra Roland e Serge.

Altri racconti che mi sono piaciuti molto sono:
"Il mercenario e il frate"
"Figlio per un mese"
"La vita inizia a 25 anni"
"Oro incenso e mirra"
"Per abito un tatuaggio"
"La famiglia Stone"
"Il bel ragazzo": mi piace moltissimo come viene trattato il tema delle marchette descrivendoli quasi in modo affettuoso, evidenziado le difficoltà e senza disprezzarli come comunemente fanno tutti. (anche nel racconto "Figli di puttana")
"La curva del collo"
"Papà e mamma": ho trovato fantastico il fatto che i due genitori accettassero l'amore tra i due figli e gli mettessero a disposizione una camera da letto tutta per loro.

In ultimo ma non per importanza volevo parlare del racconto di "Mar Swooney". Bellissimo è dire poco!! Mi ha ricordato tantissimo i libri di Marion Zimmer Bradley.

Ancora complimenti e spero che la sua "vena" si possa risvegliare presto perchè leggere i suoi racconti è veramente piacevole. Le confesso che in alcuni ho pianto tantissimo per l'emozione che mi ha saputo trasmettere.

Un caloroso saluto
Gianna

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1 Martedì, 29 maggio 2007 1 2 1
1 Caro Andrej,

"Figli di puttana" non è certo da annoverare fra i migliori dei tuoi scritti. Ma, per paragonarti ad un qualsiasi scrittore interessante, anche tu hai delle "opere minori".

I capitoli relativi alla definizione dei singoli personaggi come al solito sono fluidi e ben strutturati, ben tratteggiati come pure i sentimenti, che comunque sono più importanti della stessa vicenda che attraversano.

Ma la seconda parte, quella della storia vera e propria, è più debole. Però ci sono anche elementi positivi che ne fanno un piatto "commestibile", tranne per l'atteggiamento di Svevo che per contestare i genitori fuma degli spinelli anche quando ormai si è affrancato dalla famiglia e non ve n'è più ragione. Oltretutto il ragazzo si può permettere certi "lussi" proprio perché è stato ben dotato da essa.

In conclusione, tranne quest'ultima osservazione, è un racconto piacevole nel complesso e comunque mette in risalto anche giuste riflessioni sulla solidarietà e l'amicizia, sentimenti che si fanno sempre più rari e deboli.

Ciao

Rocco

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1 Martedì, 29 maggio 2007 1 1 1
1 Carissimo Andrej,

ho letto Figli di puttana. Scusami la sincerità, ma non l'ho trovato molto avvincente. Non mi pare scritto dalla stessa mano che ha vergato gli altri. Mi sembra poco fluido, tirato un po' per i capelli, insomma; non è male, ma non è certamente paragonabile a moltissimi degli altri. Mi dà, forse sbaglio, l'impressione di un insieme di raccontini.

La copertina comunque è bella.

A presto.

Beppe

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