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Lunedì, 27 ottobre 2017 |
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7 |
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ecco un altro dei tuoi capolavori. il romanzo "Il fattorino" , che mi è piaciuto moltissimo. Rocco, il fattorino, è un ragazzo mite, dolce, ma quando toccano l'uomo di cui è innamorato, non esita ad affrontare il grande capo e a cantargli il fatto suo. Mi è piaciuto moltissimo. Descrivi il loro incontro-scontro in modo assai efficace. Comunque ancheil padrone è stato onesto a rivedere le sue decisioni, a vincere i propri pregiudizi,
Un altro aspetto di questa storia che mi è piaciuto, e che trovo in molti dei tuoi romanzi, è come sai descrivere gli ambienti in cui si svolgono i fatti con pochi tratti e farli immaginare al lettore. Una delle tue tante doti, devo dire. Un'altra è la tua capacità di creare dialoghi credibili, convincenti, e che descrivono il carattere del personaggio più che cento parole di descrizione. Vi si legge una tua grande attenzione all'uso delle parole.
Bruno |
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Giovedì, 17 febbraio 2011 |
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4 |
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Ciao Andrej,
Ho letto i tuoi racconti e quello che mi piace per tutti è la bella descrizione dei luoghi e degli ambienti, pare quasi di vederli e di assistere allo svolgimento dei fatti; nei particolari mi è piaciuta tutta la parte di "Amare a Cipro" sui contrasti tra greci e turchi anche perchè ero stato di recente in quell'isola e ho quasi rivissuto il viaggio; in quello de "Il fattorino" la descrizione dell'azienda, della casa e dei ristoranti.
Quanto alle vicende ho trovato tenerissima quella dei ciprioti, quella del fattorino, quella dei "pruriti di un vergine", anche se lo strappo con i rispettivi genitori è un po' crudo: ma ci sta tutto...
Difficile dire che cosa apprezzo di meno: unica cosa che mi viene in mente è a volte la lunghezza, io devo leggerli clandestinamente (sono sposato, ma con propensione a distrazioni con maschietti) e a volte tardo nella prosecuzione della lettura a scapito della freschezza mnemonica, ma nulla di grave.
Un saluto
A. B.
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